Ottavia Piana ancora intrappolata nella grotta Bueno Fonteno: il salvataggio potrebbe durare giorni
Potrebbero durare ancora giorni e giorni le operazioni di salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa 32enne rimasta intrappolata nelle profondità della grotta Bueno Fonteno, nei pressi del lago d'Iseo (Bergamo). Per la giovane esploratrice è la seconda volta nel giro di un anno: un episodio analogo era accaduto infatti nel luglio del 2023, a pochi metri di distanza dal punto in cui si trova imprigionata adesso.
Ottavia Piana intrappolata nella grotta Bueno Fonteno
Si tratta di una quota stimata in circa 580 metri, tra cunicoli e gallerie sotterranee. Secondo quanto ricostruito finora e riportato dai volontari dell’associazione che ha organizzato la spedizione Progetto Sebino, nella serata di sabato 14 dicembre Ottavia Piana stava esplorando una parte nuova della grotta quando, scesa in una gola strettissima, sarebbe scivolata per alcuni metri, restando bloccata in una posizione critica. La 32enne, nella caduta, avrebbe riportato inoltre alcune fratture.
Al momento, quindi, si è attivata una vera e propria task force d'emergenza, con tecnici in arrivo anche da Piemonte e Emilia-Romagna, che lavorerà per poter portare in salvo la studiosa immobilizzata nelle cavità della grotta Bueno Fonteno, 19 km in tutto tra cunicoli e grandi ambienti già cartografati. Nelle prossime ore si potranno quindi avere maggiori informazioni sullo stato dell'operazione e le condizioni di salute della professionista.
Un anno fa il salvataggio dopo 40 ore nella grotta
Nel luglio del 2023 Ottavia Piana era stata portata in salvo dopo 40 ore (e due notti) trascorse nella grotta a 150 metri di profondità, all'interno di una zona labrintica. Ore e ore di buio, freddo e acqua che avevano reso molto difficoltose le operazioni di recupero della speleologa, in trappola all'interno della cavità rocciosa. Al tempo furono infatti oltre 60 i professionisti impegnati nel salvataggio, che aveva richiesto ore e ore di attenzione per trasportare all'aria aperta la giovane in barella, con una gamba e un ginocchio fratturati.