Oscurati 50 siti di scommesse online con sede nello Stato di Curaçao nei Caraibi: evasi 350 milioni di euro

La guardia di finanza di Varese ha oscurato 50 siti di scommesse online non autorizzati e che non avrebbero versato il canone concessorio di 7 milioni di euro ciascuno evadendo le tasse per un totale di 350 milioni di euro. Stando a quanto accertato dalle fiamme gialle, si tratterebbe di piattaforme che, copiando l'interfaccia di quelle legali, sfruttavano le licenze acquistate in uno Stato caraibico per eludere il fisco.
Le indagini erano partite in seguito alla scoperta di un sito di scommesse che affermava di avere sede a Gallarate (in provincia di Varese), che si è rivelata in realtà inesistente. Con i vari accertamenti eseguiti su quella società, la guardia di finanza ha ricostruito una rete di 49 altre piattaforme riconducibili sempre alla stessa azienda e tutte prive delle autorizzazioni dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli.
Si tratterebbero di 50 siti per scommesse online che presentano interfacce identiche a quelle legali ma che, in realtà, sfruttavano licenze acquistate nello Stato di Curaçao, una piccola isola nel Mar dei Caraibi, di fronte alle coste del Venezuela, conosciuto per essere un paradiso fiscale per la concessione di licenze di gioco e per i controlli minimi.
Queste piattaforme, infatti, non prevedevano alcuno strumento di tutela, come il controllo dell’età o le garanzie per la riscossione delle eventuali vincite. Stando agli accertamenti della finanza, per nessuno dei 50 siti sarebbe stato versato il canone concessorio previsto dalla legge, evadendo così il fisco per una cifra totale pari a 350 milioni di euro. Su segnalazione della guardia di finanza, l’Agenzia delle Dogane e Monopoli ha disposto il blocco delle piattaforme, rendendole inaccessibili.