Organista suona durante l’operazione al cervello: “Esibizione inattesa, non volevo più smettere”
Enrico Presti è un organista che ha suonato in lungo e in largo per l'Europa. Russia, Finlandia: nella sua carriera ha calcato palchi importanti. Il più inatteso, però, è certamente quello della sala operatoria dell'ospedale di Cremona dove Enrico è stato sottoposto a un intervento chirurgico al cervello da sveglio per l'asportazione di un tumore.
Suona la tastiera durante l'operazione al cervello
A eseguire l'operazione, il neurochirurgo Antonio Fioravanti insieme alla sua équipe composta dai neurochirurghi Alessandro Morandini, Emanuela Catenacci, Arias Jahard Mijail Aliaga, gli anestesisti Elena Grappa e Pietro Carpeggiani, la neuropsicologa Sara Subacchi, le strumentiste Claudia Dilda ed Erica Maestri, e le infermiere Laura Carini e Ambra Zorza. Come spiegato dallo stesso Fioravanti, "la metodica impiegata è di alta specialità: viene applicata per togliere masse tumorali in aree critiche del cervello e vede il paziente collaborante durante la seduta operatoria". In questo modo, ha aggiunto il neurochirurgo dell'ospedale di Cremona, si possono valutare in diretta gli esiti dell'azione chirurgica per ridurre al minimo i rischi per il paziente. Inizialmente a Enrico è stato chiesto di parlare e contare e poi è stato invitato a suonare una tastiera per valutare la risposta cerebrale durante l'asportazione della massa.
L'organista Presti: Non volevo più smettere di suonare
Lo stesso paziente, navigato organista, ha commentato dopo l'intervento l'esperienza, dicendo che "sembra impossibile, ma l’altro giorno in sala operatoria ho provato una sensazione di normalità". Enrico Presti ha raccontato che il dottor Fioravanti gli aveva spiegato passo passo l'intervento ma, ha aggiunto, "mai avrei pensato di esibirmi durante il mio intervento chirurgico". Il live improvvisato ha solleticato così tanto lo spirito artistico di Enrico che, come ha detto lui stesso, "quando il dottor Fioravanti mi ha detto che l’operazione si era conclusa con successo non volevo più smettere di suonare, l’applauso dei sanitari non lo dimenticherò mai".