“Ora vogliamo giustizia”: parla la mamma di Andrea Bossi, il 26enne ucciso dagli amici a Cairate
"Non devo dire più niente di mio figlio, perché ogni parola sarebbe stupida e inutile in un momento del genere. Ora aspettiamo solo giustizia". Parla per la prima volta la madre di Andrea Bossi, 26enne di Cairate (Varese) ucciso lo scorso 26 gennaio e trovato senza vita nel suo appartamento. Sospettati dell'omicidio sono due amici poco più che ventenni, Douglas Carolo e Michele Caglioni.
"Vogliamo soltanto il nostro dolore, fin quando non si capisce qualcosa di concreto. Dire che cos’era Andrea per me è una cosa stupida", sempre le parole della donna a La Vita in Diretta, il programma condotto da Alberto Matano su Rai 1. "Chi ha conosciuto mio figlio sa com’era. Con anche magari delle pecche, era un ragazzo di 26 anni". E ancora. "Comunque stiamo ad attendere che si concludano tutte le prove".
Prove che, per gli inquirenti, inchiodano i due ventenni come gli assassini del 26enne di Cairate, ucciso con una coltellata alla gola al termine di una serata insieme. L'ipotesi più accreditata, quella della rapina finita male, con il colpo sferrato al 26enne per evitare che possa denunciare il furto. I due ventenni, dopo aver trafugato i gioielli d'oro dell'operaio, rubano anche contanti e carta di credito. Cercano di prelevare al più vicino bancomat, e di rivedere i preziosi a qualche ricettatore della zona. Lasciando dietro di loro tracce biologiche, numerose macchie di sangue sulla scena del crimine. Così come conversazioni telefoniche e immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona.