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Operaio travolto da una lamiera, aveva invalidità all’80 per cento ma era stato dichiarato “idoneo” al lavoro

L’operaio travolto da una lamiera in una ditta bresciana era stato dichiarato “idoneo” al lavoro. Matteo Cornacchia, però, aveva una invalidità all’80 per cento e quell’incarico era diventato “insostenibile”.
A cura di Enrico Spaccini
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Matteo Cornacchia è deceduto lo scorso mercoledì 24 aprile durante l'orario di lavoro. Il 47enne stava manovrando un carroponte alla Siderurgica Dall'Era di Lograto (in provincia di Brescia), quando una lastra di metallo si è sganciata e lo ha travolto uccidendolo. Come ha spiegato a Fanpage.it il coordinatore provinciale del sindacato Uil, Mario Bailo, Cornacchia aveva "un'invalidità all'80 per cento" e quel lavoro per lui era diventato "insostenibile". Nonostante questo, all'ultima visita medica sarebbe risultato "idoneo" al lavoro, mentre alla sua amica diceva di soffrire da mesi di dolori lancinanti e perfino di non riuscire a rimanere in piedi dalla fatica.

Gli accertamenti clinici e tecnici

Nel fascicolo che è stato aperto dal pm di turno Donato Greco per omicidio colposo ci finirà tutta la documentazione medica che servirà per chiarire le condizioni di salute dell'operaio. Oltre a questa, presto sarà disposta una consulenza tecnica che sarà svolta sul macchinario che Cornacchia stava manovrando il giorno dell'incidente.

Il carroponte è stato posto sotto sequestro e non si esclude che possa essersi trattato di un malfunzionamento del magnete al quale era agganciato la lastra di metallo. Poiché la dinamica è ancora da ricostruire, è probabile che i vertici dell'azienda siano indagati per poter nominare un esperto che partecipi ai vari accertamenti.

L'incidente nell'azienda siderurgica

Erano circa le 9 del 24 aprile quando è arrivata la richiesta di aiuto dalla ditta Dall'Era di Lograto. Quando i sanitari sono arrivati nell'azienda, Cornacchia era già deceduto a causa della caduta di una lamiera che lo aveva colpito alla testa. Poco lontano, un suo collega era stato colto da un malore dopo che aveva visto il corpo senza vita del 47enne.

Al momento, non è esclusa nemmeno l'ipotesi dell'errore umano, anche se non sembra la strada prevalente sulla quale si stanno sviluppando le indagini. Il coordinatore del sindacato Uil, Mario Bailo, ha riferito infatti di aver ricevuto diverse segnalazioni sul malfunzionamento di "pulsantiere o carroponti", di manutenzione "eseguita solo quando si ferma un carroponte" invece che almeno una volta all'anno.

Per questo motivo, i registri aziendali e le relazioni dei tecnici, quali vigili del fuoco e operatori di Ats, potrebbero essere acquisiti negli atti della Procura. Sarà da valutare anche se a Cornacchia era stato offerta l'opportunità di cambiare mansione, considerando il suo stato di salute.

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