Operaio precipita per 30 metri a Villa d’Este: condannati il datore di lavoro e il responsabile sicurezza
Per la morte di Ezio Pallais, il Tribunale di Como ha deciso di condannare per omicidio colposo due persone. Il 58enne è deceduto il 25 gennaio 2019 per un incidente sul lavoro. L'operaio, esperto rocciatore, stava lavorando a una parete rocciosa del parco di Villa d'Este a Cernobbio (in provincia di Como) quando è precipitato. Il suo datore di lavoro e il coordinatore della sicurezza dell'impresa sono stati condannati entrambi a un anno di reclusione, con pena sospesa, per omicidio colposo in concorso.
L'incidente mortale nel parco di Villa d'Este
Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dal pubblico ministero Michele Pecoraro, Pallais era impegnato insieme a un collega nel tracciamento dei punti di una parete rocciosa su cui sarebbero stati posizionati i fori di armatura per il fissaggio di una rete contenitiva. Come hanno accertato i vari sopralluoghi e le testimonianze, i due si sarebbero calati usando una sola fune anziché le due separate previste per questo genere di operazioni.
Inoltre, il 58enne avrebbe fissato la fune a un unico punto di ancoraggio finendo con il precipitare per circa 30 metri. L'operaio non aveva indosso la protezione anticaduta che aveva in dotazione.
Le due condanne e le due assoluzioni
Come riportato da Il Giorno, il Tribunale di Como ha deciso di condannare a un anno, con pena sospesa, il datore di lavoro di Pallais, Fabrizio Colombo, e il coordinatore della sicurezza, Angelo Merlino. Secondo l'accusa, i due sarebbero responsabili di omicidio colposo in concorso in quanto non avrebbero sorvegliato il cantiere come avrebbero dovuto.
Sono stati assolti, invece, l'allora direttore generale di Villa d'Este, che era committente dei lavori, e l'ex datore di lavoro del 58enne, il quale aveva ceduto l'attività pochi giorni prima dell'incidente.