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Operaio 71enne precipita nel vuoto per 14 metri: due persone indagate per omicidio colposo

Sono stati iscritti nel registro degli indagati il titolare dell’azienda per cui lavorava Giuseppe Danieli e il responsabile della Cifa. Stava installando delle tubazioni sul capannone dell’azienda di Senago, quando è precipitato per 14 metri. L’operaio 71enne è morto il giorno dopo in ospedale.
A cura di Enrico Spaccini
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L'intervento dei vigili del fuoco al capannone di Senago
L'intervento dei vigili del fuoco al capannone di Senago

Giuseppe Danieli è morto lo scorso 7 aprile dopo essere precipitato per oltre 14 metri dal tetto di un capannone della Cifa, a Senago nel Milanese. Aveva 71 anni, era in pensione, ma comunque lavorava regolarmente per la ditta Impiantistica Bianchi con sede in via Lombardia, nella frazione di Santa Margherita a Lissone. Sul caso è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo, con l'aggravante di aver violato le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, e nelle scorse ore sono state iscritte due persone nel registro degli indagati: il titolare dell'azienda per la quale Danieli lavorava e il responsabile della Cifa che aveva l'obbligo di garantire la sicurezza di tutti i lavoratori presenti all'interno dell'azienda.

L'incidente sul capannone

Era la mattina del 6 aprile e Danieli stava lavorando con un collega all'installazione delle nuove tubazioni di gas metano per gli impianti di verniciatura. Ad un certo punto, poco prima delle 10, il 71enne di Giussano (provincia di Monza e della Brianza) avrebbe appoggiato il piede sopra una copertura in lamiera del soffitto che ha ceduto.

Subito soccorso, le sue condizioni sono apparse gravissime sin dai primi istanti. Dopo le prime cure era stato intubato e trasportato in codice rosso all'ospedale Niguarda di Milano con un trauma cranico e fratture multiple a una gamba. Danieli, però, è deceduto il giorno dopo.

La linea vita

A condurre i primi rilievi sono stati gli agenti della polizia locale e gli ispettori dell'Agenzia di tutela della salute di Milano. L'inchiesta è coordinata dalla pm Roberta Amadeo, del dipartimento Tutela della salute e del lavoro della Procura di Milano, ed è stato subito aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Qualcosa di più del semplice atto dovuto. Infatti, secondo quanto ricostruito dalle indagini, l'operaio 71enne non era attaccato alla linea vita, la fune di sicurezza che interviene in caso di caduta prevista dalla normativa sulla sicurezza.

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