video suggerito
video suggerito

Operaio 50enne muore schiacciato dall’escavatore in cantiere, chiesta condanna a 2 anni per l’imprenditore

La Procura di Monza ha chiesto una condanna a 2 anni per il titolare dell’azienda per cui lavorava Stefano Attanasio. Il 50enne è morto l’11 gennaio 2022, schiacciato dall’escavatore che stava manovrando.
A cura di Enrico Spaccini
32 CONDIVISIONI
Foto di repertorio
Foto di repertorio

Stefano Attanasio è morto l'11 gennaio 2022 in seguito a un incidente avvenuto in un cantiere edile a Besana Brianza (in provincia di Monza e della Brianza). Il 50enne stava manovrando un escavatore quando, a causa di un cedimento del terreno, si è ribaltato finendo schiacciato dal mezzo. Ora la Procura di Monza ha chiesto una condanna a 2 anni di reclusione per il responsabile della società per cui Attanasio lavorava al tempo. Secondo gli avvocati dei familiari della vittima, che si sono costituiti parti civili al processo, l'imprenditore sapeva che Attanasio non aveva la cintura di sicurezza e, perciò, avrebbe dovuto "ammonire, addirittura licenziare l’operaio per il mancato uso delle cinture, pur di salvargli la vita".

L'incidente mortale in cantiere

Stando a quanto ricostruito dalle indagini, Anastasio al tempo lavorava per l'azienda di costruzioni Sassella di Casatenovo (in provincia di Lecco). Il 50enne, originario di Maddaloni (Caserta) ma da anni residente a Casatenovo, era alla guida di un escavatore e stava rimuovendo alcuni detriti all'interno di un cantiere edile per la costruzione di uno stabile residenziale a Besana Brianza. L'operaio era salito con il mezzo su un cumulo di terra che, però, ha ceduto facendolo ribaltare su sé stesso.

Anastasio era rimasto così schiacciato dal peso dell'escavatore. I primi a soccorrerlo erano stati i colleghi, in attesa dell'arrivo dei soccorsi. I sanitari, giunti sul posto anche con l'elicottero, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso sul colpo del 50enne.

Il processo a carico dell'imprenditore

L'imprenditore responsabile dell'azienda per cui lavorava Anastasio è finito a processo, con l'accusa di omicidio colposo. Al momento dell'incidente, Anastasio non stava utilizzando la cintura di sicurezza e, secondo l'accusa, il titolare della ditta sarebbe stato a conoscenza di questo modo di fare dei suoi dipendenti. Per questo motivo, la Procura ha chiesto una condanna nei suoi confronti a 2 anni.

La famiglia della vittima, insieme a sua madre e ai fratelli, si sono costituiti parti civili al processo. La prossima udienza è prevista ad aprile, quando parleranno i difensori dell’imputato e della sua società edile, chiamata come responsabile civile.

32 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views