Operaio 33enne cade da 40 metri da una gru e muore: in tre a processo per omicidio colposo
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Tre persone stanno affrontando un processo al Tribunale di Monza che li vede accusati di omicidio colposo, in merito all'incidente sul lavoro di Biassono che nel marzo del 2022 aveva portato alla morte di Frederico Neves Bastos. Il 33enne si trovava sul cestello di una gru a 40 metri d'altezza per effettuare la sostituzione di un palo per le telecomunicazioni che, per cause ora al centro del processo, lo ha travolto facendolo precipitare. Per la sua morte sono imputati il titolare dell'azienda che aveva preso in appalto da Vodafone alcuni interventi di manutenzione, il responsabile della società che ha fornito la gru usata da Bastos e quello della ditta in subappalto che si occupava dello smontaggio e rimontaggio dei pali a terra prima di sollevarli.
L'incidente a 40 metri d'altezza
Stando a quanto ricostruito, il 10 marzo 2022 Bastos si trovava sul cestello della gru a 40 metri di quota per raggiungere il traliccio con le antenne per le telecomunicazioni. L'operaio 33enne, di origini brasiliane e residente a Casazza (in provincia di Bergamo), doveva sostituire uno dei pali in via Delle Industrie.
Durante l'operazione, però, questo si sarebbe staccato dall'imbragatura a cui era stato fissato, aveva travolto Bastos ed era finito contro la pensilina di una copertura del capannone industriale. Nell'incidente rimase ferito lievemente anche un operaio di 26 anni italiano.
Il processo a Monza
Come riportato da Il Giorno, in tre ora stanno affrontando il processo che li vede accusati di omicidio colposo. Si tratta del titolare dell'azienda che aveva preso in appalto da Vodafone alcuni interventi di sostituzione di antenne di telefonia mobile, il responsabile della società che ha fornito la gru e quello della ditta in subappalto. Al processo si sono costituiti parti civili i familiari di Bastos, i cui legali hanno chiamato a testimoniare in aula l'ingegnere responsabile e direttore dei lavori per Vodafone.