Operaio 22enne si infortuna sul lavoro e perde la memoria, dopo 5 anni racconta la sua storia
Lorenzo Flisi oggi ha 27 anni, quando ne aveva appena 22 è rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro che gli ha causato seri danni neurologici facendogli perdere la memoria a breve termine. Il suo volto è tra quelli di 12 lavoratori segnati in modo indelebile dalla noncuranza di norme, formazione e prevenzione delle regole di sicurezza sul lavoro, protagonisti della mostra ‘I Segni del Mestiere‘ inaugurata il 23 ottobre a Mantova.
Flisi: "Non ho più la memoria a breve termine"
All'inaugurazione della mostra erano presenti alcuni dei lavoratori ritratti nelle foto esposte per raccontare con la loro viva voce le cicatrici degli incidenti che adesso si portano addosso. Tra loro c'era anche Lorenzo Flisi che il 6 giugno 2018 lavorava come apprendista in una ditta di impianti elettrici industriali quando aveva appena 22 anni.
La caduta dal controsoffitto di un capannone non gli ha causato danni fisici evidenti, ma nell'incidente ha riportato seri danni neurologici. "Adesso non ho più la memoria a breve termine", ha raccontato il giovane come riferisce La Gazzetta di Mantova. La causa dell'incidente è stata la poca sicurezza: "È mancata la comunicazione tra me e il mio responsabile. Il consiglio che posso dare è di accertarsi sempre con i propri superiori che le norme siano rispettate, anche eventualmente rifiutandosi di fare qualcosa".
La mostra ‘I Segni del Mestiere' esposta a Mantova
‘I Segni del Mestiere' è un progetto indipendente realizzato dal fotografo mantovano Lorenzo Campagnari con il patrocinio dell'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil). Fino al 28 ottobre è esposta alle Pescherie di Giulio Romano a Mantova in occasione degli eventi organizzati dall'Agenzia di Tutela della Salute Val Padana per la settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
Presenti all'evento inaugurale c'erano anche Daniele Chizzoni e Fortunato Campagnari. Il primo è caduto da una scala non a norma mentre montava un ventilatore in un capannone e si è ritrovato con un piede girato di 180 gradi. Il secondo è il padre del fotografo che ha realizzato la mostra: anche lui caduto dalla scala si è rotto due vertebre cervicali e ha rischiato di rimanere paralizzato.