Omicidio Ziliani, l’appello dello zio di Mirto: “La mia famiglia non c’entra, spero dicano la verità”
Per la prima volta parla lo zio di Mirko Milani, il 26enne in carcere con l'accusa di aver ucciso Laura Ziliani. Nel programma Rai "Ore 14" fa un appello alla sua famiglia chiedendo di "dire la verità perché loro non sono coinvolti". Nel dettaglio, lo zio scrive: "Mirto è mio nipote. Sono il fratello di sua mamma che mi ha chiesto di non parlare. Per questo le posso dire, io sarei per parlare il più possibile e dire la verità. L'unica cosa che mi hanno detto anche loro è che non sono responsabili di questo omicidio". E ancora: "Io l'ho chiamata per informarmi e sentire come stavano tutti e come la stavano vivendo. Di Mirto mi hanno detto che non l'hanno visto, che sanno solo che sta bene. Tutta la famiglia è in ansia, in apprensione, ma sperano che emerga la verità e basta. Avevo chiesto di dire il loro pensiero".
Mirto ha manipolato in parte le sorelle Zani
Le indagini si stanno concentrando molto sul ruolo che Mirto aveva nella famiglia di Laura Ziliani. Il 26enne, fidanzato ufficialmente con la figlia maggiore di Laura, anche lei in carcere con l'accusa di omicidio insieme alla sorella Paola. Per gli inquirenti "ha manipolato in parte le sorelle Zani". Certo è che Mirto da sempre si è interessato degli affari e del patrimonio di Laura: proprio tra le questioni economiche è da cercare il movente. Dalle Carte della Procura sono emersi altri dettagli: il triangolo amoroso che Mirto aveva con entrambe le sorelle Zani. A confessarlo sarebbero stati gli stessi tre indagati. Sia la 19enne Paola Zani che il 26enne originario del Lecchese, spiegando ai militari perché il loro cellulare era stato consegnato ripulito da qualsiasi contenuto, avevano precisato che si vergognava all'idea che altre persone potessero venire a sapere che avevano una relazione segreta all'insaputa della sorella. Relazione che però, stando a quanto emerge nel programma tv "Quarto Grado", era accettata dalla sorella maggiore: le due sorelle infatti sono sempre apparse complici e mai rivali in amore. Un'amica di Laura ha poi confessato che l'ex vigilessa sapeva tutto di questo triangolo sentimentale tanto che non si sarebbe mai fidata di Mirto.
I genitori di Mirto a casa di Laura Ziliani il giorno della scomparsa
Nell'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal giudice per le indagini preliminari Alessandra Sabatucci, compare però anche la madre di Mirto, Mirna Donadoni, la quale al momento non risulta indagata per nessun reato. Dalla testimonianza di una vicina di casa è emerso che già il giorno successivo alla scomparsa di Laura, Mirna e il marito Ruggero, si fossero trasferiti a casa della 55enne: "Penso che addirittura abbiano dormito sempre nella camera di Laura, in quanto vedevo le luci e i movimenti all'interno. Addirittura – racconta la donna – quando Silvia e Paola hanno deciso successivamente di tornare a Brescia per accudire la sorella disabile Lucia, i genitori di Mirto sono sempre rimasti a Temù nella casa di Laura continuando a fare pulizie di continuo". Per questo ora lo zio di Mirto e fratello di Mirna chiede alla sorella di rompere il silenzio e dire la verità, ovvero che loro non sono coinvolti in tutto questo: invece "mi dicono che non hanno visto Mirto ma che sanno che sta bene. Dicono di non voler parlare perché lo faranno nelle giuste sedi, ovvero in un'alta di tribunale".