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Ultime notizie sull'omicidio di Laura Ziliani

Omicidio Ziliani, la testimone: “Hanno cercato fin da subito di sbloccare il suo conto in banca”

Parla al processo (che vede imputato “il trio criminale” composto dalle due figlie di Laura Ziliani e da Mirto Milani) una testimone: “Laura era appena scomparsa e la madre di Mirto chiamò per sapere come sbloccare i suoi conti in banca”. Una vicina di casa: “I genitori di Mirto si sono accasati fin da subito a casa di Laura”
A cura di Francesca Del Boca
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Una telefonata sospetta. La riporta una testimone al processo che vede imputate le due figlie di Laura Ziliani, la vigilessa di Temù scomparsa nel maggio del 2021 e ritrovata morta ad agosto dello stesso anno, e Mirto Milani. Si tratta di un'operatrice del Caf di Lecco, specializzata in dichiarazioni di successione. 

La telefonata sospetta per sbloccare i conti di Laura Ziliani

Maggio 2021. "Mi chiamò una donna dicendomi di essere la mamma del fidanzato di una ragazza la cui madre era scomparsa nei giorni precedenti, a Temù, nel Bresciano", racconta. La donna a cui l'operatrice fa riferimento è Mirna Donadoni, ovvero la madre di Mirto Milani. Fidanzato, per l'appunto, della figlia di Laura Ziliani Silvia Zani (nonché amante della sorella minore Paola).

Qui, per l'operatrice, suona il primo campanello d'allarme: perché la donna, residente nella provincia di Brescia, sta chiamando un centro in provincia di Lecco? Ma è il secondo campanello d'allarme che suona ancora più forte. "Mi chiedeva come svincolare i suoi conti correnti. Ma la persona risultava solo sparita, quindi i conti non potevano certo essere svincolati". Solo in presenza di decesso, infatti, è possibile effettuare l'operazione.

Nonostante questa informazione, la madre di Mirto insiste. La motivazione: "Le figlie sono sole, il padre è mancato, hanno urgenza per la sorella affetta da disabilità". L’operatrice le consiglia quindi di rivolgersi a un legale, prima di riattaccare e cercare su internet di che vicenda si tratti: Laura Ziliani è scomparsa da poco tempo.

La testimonianza della vicina di casa

Sempre maggio 2021, il giorno seguente alla sparizione di Laura. Parla Nicoletta, vicina e amica dell'ex vigilessa. "I genitori di Mirto si erano accasati nell’appartamento di Laura: avevano portato in casa giacche e vestiti, hanno cambiato anche le tende. E una settimana dopo, quando i ragazzi sono scesi in città, ci sono rimasti da soli". Strano.

"Quando le ricerche erano già iniziate, Mirto mi portò poi nell’atrio, aprì il frigo, mi mostrò una torta e mi disse che Paola e Silvia l’avevano preparata per la Festa della mamma. Aggiunse che due giorni prima Laura era uscita alle 7.16 per un’escursione: ricordava l’ora precisa perché stava guardando un film su Netflix con Silvia e l’aveva vista sul monitor della tv". Altra stranezza. 

In quei momenti, in realtà, il "trio criminale" aveva già ucciso e sepolto Laura Ziliani. Che probabilmente, dopo essere stata drogata e soffocata con un sacchetto legato al collo, è stata sepolta viva. "In macchina aveva ancora le convulsioni", riportò infatti Mirto Milani al suo compagno di cella.

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