Il cane Bulka affidato al papà di Yana Malayko: Dumitru Stratan lo usò come trappola
Era stato usato come esca da Dumitru Stratan per attirare in trappola l'ex fidanzata Yana Malayko: si tratta del cane Bulka, il cucciolo tanto amato dalla 23enne di origini ucraine uccisa alla fine dello scorso gennaio a Castiglione delle Stiviere (Mantova) dal compagno che aveva appena lasciato.
Oggi il cagnolino torna finalmente a casa Malayko, e per il padre Oleskandr è come vedersi restituire un pezzetto dell'unica figlia scomparsa.
Accanto a lui anche Andrei, il nuovo amore di Yana. Il ragazzo a cui la giovane aveva più volte confidato di non sentirsi al sicuro, e di avere paura delle continue persecuzioni dell'ex fidanzato Dumitru. "Se ti vedo con un altro ti uccido", le parole dell'assassino a Yana.
E poi, dopo il delitto, rivolgendosi alla sorella Cristina. "Yana è una traditrice, ho ammazzato lei come lei ha ammazzato me".
Il cagnolino Bulka usato come esca per uccidere Yana
Un omicidio in cui il cagnolino Bulka ha involontariamente rivestito un ruolo non di poco conto. Sì, perché fu proprio fingendo che l’animale stesse male, la notte tra il 19 e il 20 gennaio, che Dumitru Stratan attirò la giovane nell’appartamento dove poco dopo venne uccisa, trasportata via dentro un sacco nero e gettata nelle campagne intorno a Castiglione delle Stiviere.
L'associazione e l'app salvavita in memoria di Yana Malayko
"Era felice di lasciare Dumitru Stratan, Yana aveva sogni e progetti", aveva raccontato la madre. Quelli di Yana sono stati interrotti con violenza, a soli 23 anni. Ma la sua storia non muore certo qui.
In sua memoria, infatti, è nata un'associazione antiviolenza: si chiamerà "Yana – You are not alone" e si pone l’obiettivo di raccogliere fondi per completare lo sviluppo di un’applicazione salvavita per cellulare con cui, tramite attivazione vocale, poter lanciare un allarme al numero unico di emergenza in caso di necessità.