Omicidio Voghera, un testimone: “Quando era a terra Adriatici ha preso la pistola e sparato a Youns”
Si è concluso l'incidente probatorio richiesto dalla Procura di Pavia per acquisire quanto prima le immagini della videocamera di sorveglianza che ha ripreso l'omicidio in piazza Meardi a Voghera di Youns El Boussettaoui per mano dell'ex assessore alla Sicurezza del Comune Massimo Adriatici, e per la raccolta delle testimonianze dei presenti, utili, ai fini investigativi, per avere un quadro migliore rispetto all'attuale in merito a quanto accaduto.
Un testimone: Adriatici ha puntato Youns e ha sparato
Uno dei testimoni ascoltati, Azzeddine Kouchaoui, ha raccontato di essere stato nel bar con Youns e di aver assistito per intero alla scena del suo omicidio. Kouchaoui ha detto che "quando era a terra, Adriatici ha estratto la pistola e, puntando la vittima, ha aperto il fuoco". A seguito della deposizione dei due testimoni, i legali della difesa hanno chiesto il cambio di imputazione da eccesso doloso di legittima difesa ad omicidio volontario.
Adriatici resta ai domiciliari: negata la revoca
Intanto Massimo Adriatici resta agli arresti domiciliari perché giudicato ancora "socialmente pericoloso". Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari Maria Cristina Lapi respingendo la richiesta del pubblico ministero e dei legali dell'ex assessore che ne avevano chiesto la revoca. La giudice ha giustificato la decisione spiegando che "anche l'ipotesi del colpo accidentale" sia il frutto di "una scelta gravemente imprudente di mostrare una pistola armata senza sicura, con il dito già posizionato sul grilletto". Soddisfatti i legali della famiglia di Youns El Boussettaoui che però hanno chiesto nuovamente di aggravare le accuse mosse nei confronti di Adriatici in virtù anche dell'utilizzo dei cosiddetti proiettili espansivi, vietati sia in Italia che dalle convenzioni internazionali.