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Omicidio Sharon Verzeni

Omicidio Verzeni, Sergio Ruocco rientra nella casa di Terno d’Isola: “Proverò a vivere senza Sharon”

Sergio Ruocco resta per il momento dalla famiglia di Sharon Verzeni a Bottanuco (Bergamo). “Ma tornerò presto nella nostra casa”, assicura il compagno della 33enne uccisa a coltellate mentre passeggiava per le strade del paese. “Devo provarci”
A cura di Francesca Del Boca
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È stata dissequestrata dopo più di un mese di indagini serrate la villetta di Terno d'Isola (Bergamo) dove fino a quest'estate vivevano insieme Sharon Verzeni e il suo storico compagno Sergio Ruocco, 36 anni.

Una convivenza lunga oltre 13 anni, con tanto di matrimonio previsto per l'estate del 2025, interrotta bruscamente la notte tra il 29 e il 30 luglio scorso, quando la giovane barista è stata accoltellata a morte mentre passeggiava per le strade del paese: il suo assassino, il 30enne Moussa Sangare, ha ammesso di aver agito senza un motivo, e di aver solamente scelto una vittima a caso. La 33enne, in quel momento, ascoltava la musica con le cuffiette e camminava tranquilla.

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"Adesso mi piacerebbe restare in casa nostra. Devo provarci: tornerò definitivamente settimana prossima", sono state adesso le parole del compagno, rientrato in possesso delle chiavi di via Merelli dopo settimane dall'omicidio della fidanzata.

Il 36enne, per il momento, resta ancora dai genitori della compagna e dal fratello Cristopher nella vicina Bottanuco. Troppi sono ancora i ricordi da elaborare. E difficilissima è la prospettiva di un futuro senza più la compagna di vita accanto, di una quotidianità tutta da riscrivere. "Con Sharon si parlava, si scherzava, ci trovavamo veramente bene insieme", ha detto Sergio Ruocco. "Penso che non riuscirò più a trovare una persona come lei". Una coppia perfetta, secondo quanto sempre sostenuto da parenti e amici. "Mi manca non averla vicina, mi manca tutto di lei. Quella sera ci siamo salutati prima che andassi a letto, senza sapere che sarebbe uscita".

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