Omicidio Teresa Stabile, Vincenzo Gerardi avrebbe scritto in una lettera il giorno in cui uccidere la moglie

Vincenzo Gerardi è stato arrestato nella sera di ieri, mercoledì 16 aprile, per l'omicidio della moglie Teresa Stabile. Poche ore più tardi, il 57enne ha confessato di averla uccisa all'interno della sua auto davanti all'abitazione dei genitori della donna a Samarate (in provincia di Varese). Gli inquirenti avrebbero rinvenuto alcune lettere nelle quali Gerardi avrebbe manifestato l'intenzione di uccidere la moglie, dalla quale si stava separando, proprio il 16 aprile e subito dopo di togliersi la vita. Per questo motivo, il sostituto procuratore Ciro Caramore della Procura di Busto Arsizio potrebbe contestare al 57enne l'aggravante della premeditazione.
Teresa Stabile voleva separarsi dal marito
Stando a quanto ricostruito finora dalle indagini, Gerardi e Stabile si stavano separando e la 55enne era andata a vivere con i genitori, in un'abitazione che si trova lungo la stessa strada di Samarate della casa dove viveva la coppia. Il 57enne, però, pare non fosse d'accordo con il mettere fine a quella relazione e da diverso tempo avrebbe iniziato a controllare la moglie, a pedinarla e a minacciare di uccidersi se lei non fosse tornata.
Stabile non avrebbe mai denunciato il marito, cosa che invece ha fatto il figlio 28enne della coppia accusandolo di violenza privata. A carico di Gerardi non erano stati presi provvedimenti restrittivi di alcun tipo. Nella serata di mercoledì, 16 aprile, il 57enne avrebbe aspettato la moglie nel parcheggio condominiale e, dopo una discussione, l'ha uccisa con diversi fendenti.
La scelta della data e il piano di omicidio-suicidio
Stando a quanto riportato da VareseNews, pare che Gerardi avesse deciso tempo prima in che giorno mettere in atto il suo piano omicidiario. Gli investigatori avrebbero rinvenuto alcune lettere, scritte proprio dal 57enne, in cui l'uomo avrebbe dichiarato di voler uccidere la moglie e di togliersi la vita proprio il 16 aprile, giorno che potrebbe avere qualche valore simbolico.
Dopo aver accoltellato la moglie, Gerardi è stato fermato ad alcune centinaia di metri dal luogo del delitto. I carabinieri hanno dovuto usare un taser per bloccarlo, considerato che il 57enne aveva il coltello ancora in mano e minacciava di uccidersi.