Omicidio-suicidio di Corbetta: “Vita Di Bono credeva che il marito ricevesse l’amante in casa mentre dormiva”

Una vera e propria ossessione, quella di Vita Di Bono, 47 anni: il terrore che il marito Luigi Buccino, 54 anni, dopo quasi 30 anni di matrimonio potesse avere un'altra donna. Per questo la moglie, già ricoverata in passato per un tentato suicidio, all'alba di domenica 5 novembre avrebbe accoltellato a morte il coniuge nel sonno, ancora sotto le coperte, nella loro casa di Corbetta (Milano).
"Era convinta che il marito facesse entrare l'amante in casa"
"Era giù di morale ultimamente. Vita era convinta che il marito la tradisse, era fissata", è il racconto della vicina della coppia davanti alle telecamere del programma di Rai2 Ore 14. "Raccontava che il marito le metteva le gocce nel cibo per farla dormire, e intanto girasse con l'amante in casa. Ma io non ho mai visto nessuna donna, non le ho creduto", le sue parole. "Ogni giorno litigavano pesantemente. Picchiavano contro i muri, le porte".

Il delirio di gelosia e le cure psichiatriche
Un delirio di gelosia ormai sempre più invadente per la 47enne, casalinga originaria di Genova, che da tempo si trovava in cura all'ospedale di Magenta per problemi psichiatrici: un percorso terapeutico che, a detta di tanti conoscenti, sembrava stesse finalmente dando i suoi frutti.
Sarà l'autopsia a stabilire se la donna, al momento dell'omicidio, avesse assunto farmaci o sostanze. Così come saranno le indagini dei Carabinieri a ricostruire ciò che sta dietro al movente di un'aggressione così efferata con due coltellate alla schiena e una mortale alla gola. A partire dai pezzi di quella relazione ormai al capolinea, dopo 29 anni e due figli ormai grandi. Fatta ormai di litigi, recriminazioni, separazioni. E del fragilissimo equilibrio di Vita Di Bono.