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Omicidio Sharon Verzeni

Omicidio Sharon Verzeni, trovate tracce di sangue sulla bici di Sangare: è l’ultima prova prima del processo

La Procura potrà chiedere un giudizio immediato per Moussa Sangare, il 30enne che ha ucciso con quattro coltellate Sharon Verzeni la notte tra il 29 e il 30 luglio.
A cura di Giorgia Venturini
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Moussa Sangare e Sharon Verzeni
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I Ris di Parma hanno trovato tracce di sangue sul telaio della mountain bike utilizzata da Moussa Sangare, il 30enne che avrebbe ucciso con quattro coltellate Sharon Verzeni la notte tra il 29 e il 30 luglio. Potrebbe essere questa l'ultima prova necessaria alla Procura prima di procedere con la richiesta del giudizio immediato.

Sharon verso mezzanotte era uscita per una passeggiata quando avrebbe incrociato per caso Moussa. I due non si conoscevano. Lui l'avrebbe accoltellata perché "spinto da un'onda emotiva", come lui stesso avrebbe detto durante un interrogatorio. Nessun movente dunque dietro questo omicidio. La giudice per le indagini preliminare ritiene che Sangare abbia agito in uno stato mentale "pienamente integro", ma riconosce come l'omicidio si sia consumato "nella più totale assenza di qualche comprensibile motivazione, in maniera del tutto casuale, assolutamente gratuita, per non dire addirittura capricciosa".

Il 30enne era in bicicletta quando si è accorto di Sharon. Allora sarebbe sceso si sarebbe avvicinato e prima di colpirla più volte alla schiena le avrebbe chiesto "scusa" per quello che le stava facendo. Dopo è risalito in sella ed è scappato via. Ci sono voluti giorni ai carabinieri per ricostruire quanto accaduto e per risalire al responsabile. Nell'abitazione di Sangare era stato trovata una sagoma di cartone, con in cima un cuscino con un volto disegnato sopra, contro la quale era solito lanciare coltelli: "Un passatempo", dice la gip, che però sembrava non bastargli più.

Si trova nel carcere di San Vittore. Nelle prossime settimane si potrà procedere con il giudizio immediato: il ragazzo dovrà difendersi dall'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e della premeditazione.

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