Omicidio Sharon Verzeni, non si scarta l’ipotesi del pusher. Il sindaco: “Il nostro è un paese tranquillo”
I carabinieri del comando provinciale di Bergamo continuano le loro indagini sull'omicidio di Sharon Verzeni e, contrariamente a quanti molti si aspettano, non si stanno concentrando unicamente sull'ambiente familiare. Gli inquirenti non hanno infatti ancora abbandonato l'ipotesi che l'assassino della 33enne possa essere qualcuno che non conosceva la vittima prima del delitto, bensì l'esponente di quel mondo di microcriminalità che, a detta di alcuni, terrebbe in scacco Terno d'Isola.
Le piste investigative: non si scarta l’ipotesi del pusher
Gli investigatori del reparto operativo di Brescia stanno sentendo diversi testimoni e commercianti della zona per ricostruire un presunto giro di criminalità che affollerebbe Terno d'Isola. Nonostante si tratti di un paesino di neanche 8mila abitanti, secondo alcuni ci sarebbe un importante giro di microcriminalità e soprattutto di spaccio di stupefacenti. Ovviamente dall'omicidio in poi molti di loro sarebbero spariti, vista anche la continua presenza di forze dell'ordine e giornalisti.
"Mi hanno anche fatto vedere diverse foto segnaletiche, ma non c’era quella del tizio che è sparito da settimane. Avrà sui 35 anni. Se me lo dovessi trovare davanti lo riconoscerei subito. Farebbero bene a cercarlo anche i carabinieri", racconta il titolare di un chiosco di alimentari al Corriere della sera. E dopo aver parlato con gli inquirenti alcuni di questi sarebbero tornati a minacciarlo: "Mi hanno detto: ‘Sei un infame, perché non ti fai i ca… tuoi'".
Ma i carabinieri vogliono stare attenti a non dar credito ad altre testimonianze poco attendibili. Hanno infatti già dovuto denunciare un 76enne, residente nella strada dell'omicidio, che aveva dichiarato di non sapere nulla perché a quell'ora dormiva. Poi dalle telecamere è emerso che era in balcone a fumare, ma lui ha sostenuto di avere problemi di udito e di vista. E soprattutto hanno denunciato un uomo, noto come il sosia di Johnny Depp, che prima ha contattato i carabinieri per dire di aver informazioni su Sharon Verzeni, poi ha detto di essersi confuso con un'altra persona e infine ha ammesso di essersi inventato tutto per farsi pubblicità.
Le parole del sindaco: "È un paese tranquillo"
In tal senso è intervenuto il sindaco di Terno d'isola Gianluca Sala, che ha tentato di ridimensionare un racconto che sembra essere più frutto della percezione di insicurezza che della realtà. "Terno d'Isola è un paese tranquillo, non ci sono persone violente. Quello che è successo non ha una spiegazione, vogliamo risposte. Lo dobbiamo alla famiglia Verzeni", ha dichiarato il primo cittadino, che sugli spacciatori ha commentato: "Trovatemi un comune del nord Italia dove non ci sono".