Omicidio Sharon Verzeni, la sorella e il fratello convocati in caserma: “Mi fido del suo compagno Sergio”
Continuano da tre settimane le ricerche dell'assassino di Sharon Verzeni, 33enne uccisa a coltellate mentre passeggiava da sola a Terno d'Isola nella serata del 30 luglio scorso da un assassino ancora senza nome.
Per fare luce sull'accaduto, così, anche la sorella Melody, 35 anni, con il marito e il fratello Cristopher, 23 anni, sono stati convocati al Comando provinciale dei Carabinieri di Bergamo nel pomeriggio di oggi, lunedì 19 agosto, e ascoltati in qualità di persone informate dei fatti.
Il compagno di Sharon Verzeni interrogato per 5 ore
Nei giorni scorsi è già stato sentito il compagno della 33enne, Sergio Ruocco. Il futuro marito, che ora vive dai genitori di Sharon, ha ripercorso con i militari gli ultimi istanti trascorsi con la compagna prima che venisse uccisa in strada.
"Mi fido di lui, è stato insieme a mia sorella per 13 anni", ha dichiarato intanto il fratello della vittima. "Si pente di non aver detto a Sharon di rimanere in casa, perché era andato a dormire. Io gli credo. Oggi voglio solo sapere perché è stata uccisa. Usciva solo con il cane e il compagno, aveva poche amicizie, era la persona più tranquilla del mondo. Ci diceva sempre tutto".
La giovane donna, che lavorava come barista in una pasticceria di Brembate di Sopra, secondo parenti e amici era solita uscire a camminare in tarda sera per perdere qualche chilo, accompagnata spesso proprio dal fidanzato. Niente di nuovo in un'esistenza apparentemente semplice e divisa tra famiglia, lavoro e i preparativi per l'imminente matrimonio.
Le indagini sull'omicidio irrisolto di Terno d'Isola
Al vaglio degli inquirenti ci sono ora le decine di persone che circolavano nei dintorni di via Castegnate a Terno d'Isola tra la mezzanotte e le 00.50 di martedì 30 luglio. Chi indaga sta cercando di risalire ai proprietari delle auto recuperando dai filmati delle telecamere di videosorveglianza il numero di targa, mentre si cerca di delineare un identikit di ciclisti e pedoni apparsi nelle immagini.
Di certo, al momento, c'è solo che l'omicidio di Sharon Verzeni sia avvenuto in pochissimi istanti, come un agguato, con quattro coltellate letali, di cui ben tre alle spalle. Opera di un killer che ben conosceva le abitudini della vittima o assalto casuale di uno squilibrato?