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Omicidio Sharon Verzeni

Omicidio Sharon Verzeni, la difesa di Moussa Sangare: “Chiederemo la perizia psichiatrica”

La difesa di Moussa Sangare ha intenzione di chiedere una perizia psichiatrica per stabilire se il 31enne fosse capace d’intendere e di volere quando, nella notte tra il 29 e il 30 luglio dell’anno scorso, uccise Sharon Verzeni mentre passeggiava a Terno d’Isola (Bergamo). Domani la prima udienza del processo.
A cura di Francesca Del Boca
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Moussa Sangare e Sharon Verzeni
Moussa Sangare e Sharon Verzeni
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L'avvocato della difesa Giacomo Maj ha intenzione di chiedere domani martedì 25 febbraio alla Corte d'Assise di Bergamo che Moussa Sangare, 31 anni, venga sottoposto a una perizia psichiatrica per stabilire se fosse capace d'intendere e di volere quando, nella notte tra il 29 e il 30 luglio dell'anno scorso, uccise Sharon Verzeni mentre passeggiava per le strade di Terno d'Isola (Bergamo).

Sarà questo il passaggio più importante della prima udienza del giudizio (con rito immediato) a carico del giovane accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, dalla premeditazione e dalla minorata difesa per il delitto che, per un mese, tenne tutta Italia con il fiato sospeso: il giovane assassino, infatti, fu individuato dopo oltre un mese di indagini grazie alle riprese delle telecamere di zona e alle testimonianze raccolte sul campo.

Sharon Verzeni
Sharon Verzeni

Domani sono attesi intanto in aula il papà di Sharon Bruno Verzeni con la mamma Maria Teresa Previtali, parti civili con i figli Melody e Christopher e il compagno Sergio Ruocco, inizialmente primo sospettato per la morte della 31enne e poi subito scagionato: mentre la fidanzata veniva uccisa a coltellate vicino a casa il 37enne, svegliato dall'intervento dei carabinieri, si trovava a letto a dormire.

Moussa Sangare incastrato dalle telecamere di Terno d'Isola (Bergamo)
Moussa Sangare incastrato dalle telecamere di Terno d'Isola (Bergamo)

Quella sera Sharon Verzeni, barista in una pasticceria di Brembate di Sopra, era uscita a camminare per perdere qualche chilo in vista del matrimonio con il compagno, programmato per l'estate del 2025. Sangare, che nelle stesse ore sta girando in bicicletta con la precisa intenzione di fare male a qualcuno, racconterà poi di un omicidio senza un senso: "Ho visto questa ragazza che passeggiava con le cuffiette, guardava le stelle. Mi sono avvicinato e le ho chiesto scusa per quello che stavo per farle", le sue parole al gip. Sangare sceglie la propria vittima a caso e la accoltella prima al petto e poi alle spalle, mentre sta tentando di fuggire. È la stessa Sharon a chiamare i soccorsi: "Mi ha accoltellata", riesce a dire prima di perdere la vita. 

La scena del crimine
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