Omicidio Sharon Verzeni, il papà: “Andava d’accordo con Sergio Ruocco. Non ha ucciso lui mia figlia”
“Attriti tra Sharon e Sergio? Non ci sono mai stati allontanamenti tra loro. Andavano d'accordo”. Così a LaPresse Bruno Verzeni ha risposto alla domanda sulle presunte divergenze di coppia tra la figlia Sharon, uccisa a coltellate a Terno d'Isola (Bergamo) nella notte tra il 29 e 30 luglio, e il compagno storico Sergio Ruocco. "Sono certo che non sia stato lui a uccidere Sharon".
L'ipotesi dei litigi e delle fratture tra i due compagni, a un mese ormai dal delitto di via Castegnate, aveva preso sempre più piede tra le varie indiscrezioni investigative. Ma l'alibi del 38enne, come indicato dalle telecamere di zona, per il momento regge a ogni verifica sul campo: nessuno degli occhi elettronici l'ha infatti ripreso uscire di casa, e i carabinieri intervenuti dopo l'omicidio l'avrebbero sorpreso a letto.
L'idraulico, sentito più volte in caserma e presente durante i due sopralluoghi nella villetta di Terno d'Isola che condivideva con la vittima, non è indagato e si è sempre dichiarato pronto a collaborare con le autorità. "Sono a disposizione. Non mi serve un avvocato", ha ribadito più volte in questi giorni, protetto dai famigliari di Sharon che per giorni l'hanno addirittura ospitato a casa.
"Erano una coppia perfetta", aveva confermato anche il fratello di Sergio Ruocco. "Non li ho mai sentiti litigare, né lui ci ha parlato di litigate. Lei era l'unica donna che riusciva a capirlo, e mio fratello non sarebbe mai in grado di fare una cosa del genere. Piuttosto che uccidere qualcuno, si sarebbe tolto la vita lui".