Omicidio Sharon Verzeni, il fratello del compagno: “Sa di essere innocente, erano una coppia perfetta”
"Chi ha visto qualcosa si faccia avanti. Ci stanno rovinando la vita". A dirlo è stata Maria Rosa Ruocco, madre del compagno di Sharon Verzeni, 33enne accoltellata per strada a Terno d'Isola (Bergamo) mentre passeggiava nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Un inspiegabile delitto che ad oggi, dopo tre settimane, resta ancora senza un responsabile. Quattro coltellate sferrate per lo più alle spalle, come ad aver sorpreso la giovane donna in un agguato.
"Mio figlio va avanti ad alti e bassi, si chiude ancora in sé stesso. È molto taciturno, parla a voce bassa, tirargli fuori qualcosa è difficile. Anche Sharon era molto chiusa, non si confidava facilmente", ha raccontato oggi la donna ai ai microfoni della trasmissione Pomeriggio Cinque, mentre in contemporanea gli inquirenti stavano sentendo i genitori della vittima come persone informate sui fatti. Sergio Ruocco, che fa l'idraulico in zona, secondo quanto emerso dalle indagini si trovava in casa al momento dell'omicidio. "Continua a ripetere Io non sapevo fosse uscita da sola a quell'ora, stavo dormendo. Non l'avrei mai lasciata andare. Non può essere stato lui, non l'ho mai pensato. Ci metto la mano sul fuoco".
"Lui non sarebbe mai stato in grado di uccidere Sharon, non li ho mai sentiti litigare", è intervento anche il fratello di Sergio. "Erano una coppia perfetta. E anche quando Sergio veniva da noi, da solo, non ci ha mai parlato di litigi. Sharon era l'unica donna che riusciva a capirlo". E ancora. "Mio fratello non sarebbe mai stato in grado di fare una roba del genere, piuttosto si sarebbe tolto la vita lui se avesse avuto qualche problema. Non è una persona che toglie la vita agli altri". Per poi concludere con un appello. "Invitiamo chi sa qualcosa a consegnarsi, così da poter finalmente prendere questo bastardo".