Omicidio Sharon Verzeni, accoltellata per strada a Terno d’Isola: “Timida e riservata, voleva sposarsi”
Una giovane donna timida, riservata, strettamente legata al fidanzato con cui aveva una relazione da più di dieci anni. "Lei e il compagno Sergio volevano sposarsi presto, avevano concluso il corso di fidanzati della parrocchia lo scorso marzo. Dovevano solo decidere la data". Ma Sharon Verzeni, 33 anni, è stata uccisa a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio mentre camminava da sola in via Castegnate a Terno d'Isola (Bergamo). Un'aggressione a oggi ancora inspiegabile.
Lo racconta il suo parroco, don Angelo Giudici, a L'Eco di Bergamo. "Sharon e Sergio erano arrivati in paese tre anni fa, non da molto. Forse erano più legati ancora alla parrocchia di Bottanuco, dove abita la famiglia. Erano una coppia affiata. Magari un po’ riservata, ma bravi". La quotidianità di Sharon Verzeni, stando alle testimonianze di parenti, conoscenti e amici, era in fondo molto lineare: il lavoro al bar Vanilla di Brembate, l'oratorio di quartiere, i ritrovi in famiglia con i genitori e lo storico compagno Sergio, elettricista a Seriate. Tra le sue abitudini, anche le passeggiate notturne intorno a mezzanotte. "L'aveva consigliato il dietologo, lo faceva per buttare già qualche chilo. Da sola o con il fidanzato", le parole del padre.
Per gli inquirenti, che non escludono al momento nessuna pista, chi ha aggredito e ucciso Sharon conosceva bene questa abitudine, e avrebbe atteso il momento giusto per entrare in azione. Ma, oltre all'agguato, resta in piedi anche l'ipotesi del gesto violento di uno squilibrato, non avvenuto certo a fini di rapina visto che la barista aveva con sé solo il cellulare. E soprattutto vista la scarica di coltellate sferrate di spalle, velocissime al punto che la stessa donna, durante la chiamata effettuata al 112, non ha saputo indicare ai soccorritori le generalità del suo aggressore.