Omicidio Sara Centelleghe

Omicidio Sara Centelleghe, il dolore della zia: “Perché ha ucciso la nostra bambina?”

Parla a Fanpage.it la zia di Sara Centelleghe, 18enne uccisa nella notte tra il 25 e il 26 novembre nella sua casa a Costa Volpino, in provincia di Bergamo.
A cura di Chiara Daffini
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Sara Centelleghe
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"Non se lo meritava", ripete Greta Gambarini, raccontando della nipote Sara Centelleghe, uccisa a 18 anni nella sua casa a Costa Volpino, in provincia di Bergamo, nella notte tra il 25 e il 26 ottobre. Un omicidio per cui, a distanza di poche ore, ha confessato il 19enne Jashandeep Badhan, residente nel palazzo accanto a quello in cui la ragazza viveva con la madre.

"Sara – dice a Fanpage.it la zia – era una ragazza solare, sempre contenta. Ci siamo chiedendo perché, perché se l'è presa con la nostra bambina che non c'entrava niente".

Chi era sua nipote Sara?

"Era una persona piena di vita, con mille progetti, si impegnava a scuola ma gioiva al pensiero che fosse l'ultimo anno delle superiori, era contenta per la patente. Avrebbe compiuto 19 anni il prossimo 9 novembre. Voleva crescere e diventare una brava persona, ma lo era già: se le chiedevi un favore cercava di fartene venti. Per esempio, quando ho partorito la mia bambina, la sua cuginetta, si è da subito presa cura di lei: andavamo a casa sua il sabato a pranzo e lei la teneva in braccio, le dava il latte e la faceva giocare. Una volta mi ha regalato un suo costume da bagno di quando era piccola, perché lo potessi far indossare alla cuginetta: ora lo vedo nel cassetto e mi viene da piangere".

Sara era molto legata alla famiglia.

"Sì, soprattutto con la madre aveva un rapporto strettissimo, tanto che sua mamma non la faceva mai andare a scuola in pullman, la accompagnava in macchina per poter trascorrere insieme anche solo dieci minuti in più al giorno".

Che idea vi siete fatti in famiglia su quanto le è accaduto?

"Quella notte Sara era a letto che dormiva, perché era tutta la settimana che studiava per una verifica che avrebbe dovuto sostenere il lunedì successivo. Era tranquilla, non pensava tanto a uscire e non dava problemi, ci chiediamo perché questa persona l'abbia uccisa. Perché se la sia presa con la nostra bambina che non c’entrava niente. Poi se pensiamo alla paura che deve aver avuto in quei momenti… è difficile mandarla giù questa cosa, nel senso che ti lascia un vuoto. La nonna di Sara continua a chiedere ‘Perché mi hanno ammazzato la bambina?'. E non sappiamo cosa risponderle, perché nessuno di noi riesce a capire, ci sono tante tante cose che non trovano una spiegazione".

Per adesso non è ancora chiaro il movente.

"A me più che altro lascia sgomenta la dinamica: lui (Jashandeep Badhan, ndr), dopo averla uccisa è sceso dalle scale del palazzo di Sara, è salito da quelle del suo condominio ed è andato a dormire, come se niente fosse. Cioè, non hai ucciso una mosca: quello che mi fa male è questo".

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