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Omicidio Paolo Salvaggio, il 45enne accusato di aver fatto da palo: “Stavo dando un passaggio al mio pusher”

Paolo “Dum Dum” Salvaggio è stato ucciso da due killer l’11 ottobre 2021. Secondo l’accusa, Benedetto Marino avrebbe fatto da palo e avrebbe offerto una via di fuga a uno dei due responsabili dell’omicidio. Il 45enne, però, ha negato ogni coinvolgimento.
A cura di Enrico Spaccini
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Benedetto Marino è stato sentito in aula davanti alla Corte d'Assise di Milano e ha negato ogni suo coinvolgimento nell'omicidio di Paolo "Dum Dum" Salvaggio. Il 45enne di Buccinasco è l'unico imputato per la morte del 60enne, vicino al clan di ‘ndrangheta dei Barbaro e Papalia, ucciso l'11 ottobre 2021 mentre pedalava in via della Costituzione. Secondo i pubblici ministeri Sara Ombra e Gianluca Prisco, Marino avrebbe fatto da palo e avrebbe offerto una via di fuga a uno dei due uomini che avevano appena sparato a Salvaggio. L'accusa nei confronti di Marino è di concorso in omicidio, mentre i due killer non sono stati ancora identificati.

L'omicidio di Paolo "Dum Dum" Salvaggio

L'11 ottobre del 2021 due uomini, in sella a uno scooter Yamaha XMax, avevano raggiunto Salvaggio mentre pedalava in via della Costituzione a Buccinasco e lo avevano ucciso sparandogli contro almeno tre colpi di pistola. Le telecamere di sorveglianza della zona avevano ripreso per alcuni istanti uno dei due killer allontanarsi dal luogo dell'omicidio con un casco da moto e salire a bordo di una Peugeot 3008 che alla guida aveva proprio Marino.

Secondo l'accusa, il 45enne, tossicodipendente con alcuni precedenti di polizia, stava facendo da palo ai due complici ed era d'accordo con uno di loro per la fuga successiva. Interrogato davanti alla Corte d'Assise di Milano lunedì 23 settembre, Marino ha, invece, negato ogni suo coinvolgimento con l'omicidio.

Marino: "Era un mio pusher e mi aveva chiesto un passaggio"

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"Non conosco il suo vero nome", ha dichiarato Marino, "il nostro rapporto era legato solo all'acquisto di droga". Il 45enne ha spiegato che aveva salvato il suo numero di telefono come "Bello", senza nome né cognome, e che comunque quel cellulare è sparito. Suo fratello, sentito in aula insieme alla moglie dell'imputato, ha detto di averlo buttato via perché voleva aiutarlo a interrompere i suoi contatti con il mondo della droga.

Quel giorno, ha raccontato ancora Marino, si trovava nei pressi della zona boschiva di via San Giusto solo per comprare droga. "Mi ha chiesto di farlo salire in macchina e di portarlo in giro come avevo già fatto altre volte", ha continuato il 45enne, "in cambio mi dava un piccolo dosaggio di cocaina. Non vedevo l’ora di prendere la mia roba e andarmene".

Marino è stato arrestato nell'ottobre del 2023 con l'accusa di concorso in omicidio. Lo scooter con il quale i due killer sono arrivati sul luogo dell'omicidio l'11 ottobre 2021 è stato ritrovato il 5 aprile 2022, ma non ha fornito elementi utili all'identificazione dei due uomini che hanno ucciso Paolo "Dum Dum" Salvaggio, ancora ricercati.

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