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Omicidio Nataly Quintanilla: come avrebbe fatto il compagno a eliminare le tracce di sangue dai muri

La scientifica ha iniziato i rilievi nell’appartamento dove Pablo Gonzalez ha ucciso Nataly Quintanilla. L’uomo avrebbe utilizzato numerose passate di candeggina per occultare il sangue sulle pareti. Sono però stati rinvenuti con il luminol alcuni puntini per terra, potrebbero essere sangue.
A cura di Giulia Ghirardi
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Pablo Gonzales Rivas, a sinistra (foto di Fanpage.it) e Johanna Nataly Quintanilla Valle, a destra (foto da Facebook)
Pablo Gonzales Rivas, a sinistra (foto di Fanpage.it) e Johanna Nataly Quintanilla Valle, a destra (foto da Facebook)

Non c'è sangue nella casa di Nataly Quintanilla, la 40enne salvadoregna uccisa dal compagno Pablo Gonzales Rivas che ha confessato di aver commesso l'omicidio della donna. O, almeno, così è parso inizialmente durante le prime rilevazioni condotte della scientifica nella giornata di ieri, martedì 11 febbraio.

I muri dell'appartamento, infatti, non si sono illuminanti al passaggio del viola fosforescente del luminol. Le pareti sono rimaste immacolate, forse troppo. Un solo dettaglio è stato trovato fuori posto: alcuni puntini per terra, probabilmente sfuggiti alle numerose passate di candeggina che Pablo Gonzelez avrebbe dato nei giorni successivi alla fittizia denuncia di scomparsa della compagna per nascondere tracce di sangue.

Sono proprio quei puntini che hanno attirato l'attenzione dei Carabinieri del Ris e delle pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella, che hanno effettuato i rilievi all'interno dell'appartamento nel quale la coppia viveva. Attraverso gli esami con il luminol, la sostanza utilizzata per individuare materiale biologico sulle scene del crimine, gli inquirenti sarebbero infatti riusciti a isolato una traccia: i puntini per terra. Serviranno però ulteriori esami e accertamenti per capire di che natura essi siano, se si tratti di sangue, saliva, liquido seminale o sostanze di altro tipo.

Nell'eventualità che si tratti di sangue umano, crollerebbe almeno una delle contraddizioni presenti nella testimonianza di Gonzalez, più volte già modificata. L'uomo avrebbe infatti ammesso di aver ucciso Nataly Quintanilla rompendole l'osso del collo durante un gioco erotico omettendo però di raccontare come effettivamente fosse riuscito a infilare il corpo della donna nella valigia che poi aveva trascinato fino alla propria Fiat Punto. Se i puntini rinvenuti al suolo fossero effettivamente tracce di sangue questo implicherebbe una nuova versione della storia, omessa sino a questo momento. Soltanto con i risultati della scientifica e il ritrovamento del corpo si riuscirà però a comprendere la verità su quanto accaduto la notte tra il 24 e il 25 gennaio.

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