video suggerito
video suggerito

Omicidio Mykola Ivasiuk, il 32enne estradato dalla Spagna: “L’ho colpito, ma non per ucciderlo”

È in attesa di essere interrogato dal gip il 32enne arrestato in Spagna ed estradato in Italia perché accusato di omicidio preterintenzionale. Secondo i pm, sarebbe stato lui a colpire alla testa Mykola Ivasiuk il 19 agosto scorso a Casazza (Bergamo) durante una rissa.
A cura di Enrico Spaccini
34 CONDIVISIONI
Mykola Ivasiuk (foto da Facebook)
Mykola Ivasiuk (foto da Facebook)

Mohamed Amine Moussine si trova in carcere a Monza da ieri, giovedì 3 ottobre, con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo i carabinieri di Bergamo e di Clusone, sarebbe stato lui a colpire con un bicchiere Mikola Ivasiuk durante una rissa all'esterno di un bar di Casazza lo scorso 19 agosto. Il 37enne è deceduto poco dopo, mentre Moussine era fuggito verso la Spagna. "L'ho colpito, ma non volevo ucciderlo", avrebbe dichiarato il 32enne al suo legale, in attesa dell'interrogatorio di garanzia.

La morte di Ivasiuk dopo la rissa al bar

Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla pm Silvia Marchina, la sera del 19 agosto Ivasiuk stava infastidendo alcuni clienti del bar perché sotto l'effetto dell'alcol. Ad un certo punto, sarebbe esplosa una rissa in cui il 37enne ucraino ha avuto la peggio. Un suo amico di 29 anni, originario della Calabria e residente in zona, ha chiamato i soccorsi ma poco dopo Ivasiuk è deceduto. L'autopsia ha stabilito che il 37enne è morto per emorragia cerebrale.

Il colpo che si sarebbe poi rivelato fatale sarebbe stato inferto da Moussine: di origini marocchine e ufficialmente senza fissa dimora, gli avrebbe dato un pugno alla nuca impugnando un bicchiere e facendogli perdere i sensi. Subito dopo, il 32enne sarebbe fuggito verso la Spagna usando l'auto che un amico 46enne di Spinone gli aveva prestato giorni prima e che avrebbe poi abbandonato a Martinengo.

I tre arresti

Nel frattempo, i carabinieri hanno arrestato il 29enne che aveva soccorso Ivasiuk. Secondo gli investigatori, anche lui avrebbe colpito il 37enne con un pugno. Il giovane si è difeso sostenendo di avergli "dato uno schiaffo per calmarlo". Il gip non ha convalidato il suo arresto, disponendo la scarcerazione per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Il pm, però, ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame che ha disposto la detenzione in carcere. Provvedimento che al momento è bloccato perché i difensori del 29enne si sono rivolti alla Cassazione.

Il 46enne di Spinone, proprietario dell'auto usata per la fuga dal 32enne, era stato arrestato per favoreggiamento. Anche per lui, il gip non ha convalidato l'arresto, disponendo l’obbligo di dimora, in quanto è emerso che la vettura gliel'avrebbe data giorni prima della rissa.

Per quanto riguarda Moussine, la Guardia Civil spagnola lo ha arrestato lo scorso 17 settembre a Murcia. Pare che fosse intenzionato a costituirsi. Il 32enne ora è detenuto a Monza con l'accusa di omicidio preterintenzionale ed è in attesa di essere ascoltato dal gip. Al suo legale avrebbe confidato di aver colpito Ivasiuk, ma che non aveva intenzione di ucciderlo.

34 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views