Omicidio Monza, oggi i due baby killer di 14 e 15 anni dal giudice
A circa 72 ore dall'omicidio di Cristian Sebastiano, il 42enne ucciso a coltellate a Monza, i due ragazzini di 14 e 15 anni accusati di omicidio volontario premeditato si presenteranno davanti al giudice del tribunale per i minorenni di Milano. Lì potranno fornire una loro versione dei fatti o avvalersi della facoltà di non rispondere. Entrambi saranno accompagnati dai rispettivi legali e forse anche dai famigliari che, in caso di indagati o imputati minorenni, hanno facoltà di partecipare alle udienze.
I due minorenni accusati di omicidio volontario ascoltati dal giudice
Oltre alla pesante accusa mossa nei loro confronti, al minore dei due verrà contestato anche il reato di concorso in detenzione di stupefacenti a scopo di spaccio insieme ad un altro fratello, di 24 anni, in virtù dei 600 grammi di droga (marijuana ed hashish) trovati nella loro abitazione. A decidere per l'udienza in presenza è stato il giudice che ha rifiutato la videoconferenza. Dunque, i due minorenni sono stati momentaneamente trasferiti dal carcere minorile di Torino (il Beccaria di Milano, dove sono stati inizialmente condotti, non aveva facoltà di ospitarli) per arrivare al tribunale del capoluogo lombardo. Al termine dell'udienza, il magistrato dovrà convalidare o meno il fermo di entrambi, oltre a decidere se proseguire con la custodia cautelare in carcere o optare per una misura meno grave come i domiciliari.
La ricostruzione dei fatti e le dichiarazioni dei genitori della vittima
Cristian Sebastiano è stato ucciso a Monza nella tarda mattinata di domenica 29 novembre. Avvicinato e raggiunto dai due presunti assassini, gli sono state inferte diverse ferite al collo con un'arma da taglio, un coltello. Sul posto sono intervenuti gli equipaggi del 118 che però non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Dopo una rapida indagine, i carabinieri hanno fermato i due minorenni che avrebbero ammesso il crimine giustificandolo con l'iniziazione alla tossicodipendenza operata proprio dalla vittima. Raggiunta da Fanpage.it, però, la madre di Sebastiano ha rivelato che "uno dei due ragazzini si drogava già da quando aveva 8 anni". Il padre del 42enne ucciso, invece, ha dichiarato che "i due ragazzini meriterebbero un processo come se fossero adulti".