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Omicidio Monza, il padre di Cristian: “I due ragazzini vengano processati come se fossero adulti”

Meriterebbero di essere processati come adulti, perché se solo penso che da minorenni in pochi anni me li ritroverò fuori divento matto, sarebbe vergognoso”. Questo quando dichiarato dal padre di Cristian Sebastiano, Michele, ucciso a coltellate a Monza. Per l’assassinio sono stati fermati due ragazzini minorenni di 14 e 15 anni.
A cura di Filippo M. Capra
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Parla, per la prima volta, il padre di Cristian Sebastiano, l'uomo di 42 anni ucciso nella giornata di ieri, domenica 29 novembre, a Monza, e lo fa per commentare il fermo dei due ragazzini di 14 e 15 anni accusati di essere i responsabili dell'omicidio. "Hanno lo stesso vizio di mio figlio, le stesse debolezze, con la differenza che lui era un signore e questi sono assassini", ha tuonato Michele Sebastiano, aggiungendo che suo figlio "non ha mai instradato nessuno alla dipendenza della cocaina", rispondendo dunque alle presunte dichiarazioni di uno dei due che avrebbe sostenuto il contrario.

Il padre della vittima: I due minori vengano processati come degli adulti

Il padre della vittima ha poi spiegato di sapere "quello che era mio figlio", ma ha sottolineato come sia importante che "adesso non diventi lui il tossico, lo spacciatore e loro le vittime". E in merito ai due minorenni accusati di omicidio, il signor Sebastiano aggiunge: "Meriterebbero di essere processati come adulti, perché se solo penso che da minorenni in pochi anni me li ritroverò fuori divento matto, sarebbe vergognoso". Infine, il padre di Cristian ha ricordato che "lo spacciatore vende, chi assume droga la cerca". "Funziona così – ha spiegato – e uno dei due (ragazzini, ndr) a sua volta già vendeva droga in Stazione".

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La madre a Fanpage.it: Mio figlio invalido al cento per cento

Le parole del padre di Cristian Sebastiano arrivano dopo quelle della madre che, raggiunta da Fanpage.it, "da quello che ho sentito dicono che sia stato ucciso per una rapina. Lui prendeva la pensione di invalidità, era invalido al 100 per cento, ma non aveva molto nel portafogli". La donna ha comunque ammesso che l'omicidio possa essere arrivato a causa della tossicodipendenza: "Hanno detto anche che avevano litigato, ma sempre per la droga", ha aggiunto la signora.

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