Femminicidio Maria Campai

Femmicidio Maria Campai a Viadana, gli investigatori: “Trovato sangue nel garage del 17enne”

Nella giornata di oggi, lunedì 30 settembre, è stato effettuato un sopralluogo all’interno del box auto di Viadana (Mantova) dove sarebbe stata uccisa Maria Campai. Per il suo femminicidio è stato fermato un 17enne.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di oggi, lunedì 30 settembre, è stato effettuato un sopralluogo all'interno del box auto di Viadana (Mantova) dove sarebbe stata uccisa Maria Campai, la donna trovata cadavere alcuni giorni fa. Per il delitto è stato arrestato un ragazzo di 17 anni. Oggi il giudice per le indagini preliminari del tribunale dei minori di Brescia ha convalidato la misura cautelare.

Come spiegato dagli investigatori, guidati nelle operazioni dal tenente colonnello Giorgio Feola, all'interno del garage è stata trovata una specie di piccola palestra e un divano. Non è chiaro però se il ragazzo dormisse lì o meno. Sono state trovate alcune tracce ematiche, che quindi potrebbero confermare che la donna – che potrebbe aver conosciuto il 17enne online – sia stata uccisa lì.

Dopo il loro incontro, la sorella di Campai ha denunciato la scomparsa della donna. Il giorno in cui è poi stato rinvenuto il cadavere, sempre la sorella ha incrociato il 17enne, lo ha fotografato e consegnato l'immagine ai carabinieri. Da lì a poco il corpo di Campai è stato trovato nel giardino e sotto alcune foglie. A trovarlo sono stati gli investigatori di Viadana: il giovane avrebbe indicato anche dove trovarlo.

Non è ancora chiaro che tipo di arma sia stata usata e né come sia stata colpita la vittima. Così come resta ancora sconosciuto il movente. Gli inquirenti affermano inoltre che il 17enne non avrebbe mai detto di averla uccisa "per provare cosa significasse uccidere una donna".

Gli inquirenti stanno anche cercando di capire se il giovane avesse incontrato altre donne all'interno di quella palestra, se i due si siano conosciuti online o se qualcuno possa averlo aiutato nell'omicidio. Per questo motivo sono stati effettuati alcuni sequestri e sarà analizzato il cellulare dell'indagato. Per il momento non è stato trovato ancora il cellulare e la borsa della vittima.

Nel frattempo, mentre si svolgeva il sopralluogo, è avvenuto l'interrogatorio di garanzia nei confronti del 17enne. Il giudice ha convalidato l'arresto e le accuse di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e l’occultamento di cadavere. Nei prossimi giorni sarà invece effettuata l'autopsia sul cadavere della donna.

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