Omicidio Manuel Mastrapasqua, mesi prima Daniele Rezza avrebbe accoltellato anche un altro ragazzo a Rozzano
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Daniele Rezza, in carcere dallo scorso ottobre per l'omicidio di Manuel Mastrapasqua ucciso a Rozzano (nella Città Metropolitana di Milano) per un paio di cuffie da 15 euro, qualche mese prima avrebbe aggredito in strada un ragazzo di 17 anni "con un coltello da cucina a lama seghettata". È quanto emerso durante le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo, che poco dopo l'arresto del 20enne hanno raccolto la testimonianza della presunta vittima dell'aggressione che sarebbe avvenuta a giugno. Il 17enne ha raccontato di aver riportato "un piccolo taglio" superficiale al torace e ora Rezza è accusato di lesioni aggravate dall'uso dell'arma e porto del coltello.
Il racconto del 17enne della lite con Rezza
Nei giorni scorsi, la gip Nora Lisa Passoni ha disposto il giudizio immediato per Rezza, su richiesta della pm Letizia Mocciaro, imputato per omicidio volontario aggravato. Come ricostruito dalle indagini, il 20enne nella notte dell'11 ottobre era uscito di casa, a Rozzano, con un coltello da cucina nei pantaloni e ha poi colpito al petto Mastrapasqua che provava a difendersi dal suo tentativo di rubargli le cuffie wireless che indossava. Rezza era stato arrestato il 14 ottobre, quando ad Alessandria aveva fatto le prime ammissioni sull'omicidio.
Una volta diffusa la notizia dell'arresto di Rezza, alcuni ragazzi avrebbero raccontato alla sorella di Mastrapasqua di una presunta aggressione che sarebbe avvenuta l'estate precedente per mano dello stesso 20enne. La ragazza è riuscita a contattare il 17enne protagonista di quell'episodio e il ragazzo è stato sentito a verbale dagli inquirenti ai quali ha raccontato la propria versione dei fatti.
Come riportato dal Corriere della Sera, una notte di giugno il 17enne e Rezza avrebbero iniziato a litigare a bordo di un tram. Il 20enne avrebbe fatto cadere una birra e l'altro ragazzo ha detto di avergli chiesto di raccoglierla: "Lui cercava il pretesto per litigare", ha raccontato ricordando di essere stato colpito con un "pugno" già all'interno del mezzo. Una volta scesi, il 17enne avrebbe contattato Rezza invitandolo a uscire di casa pretendendo le sue scuse. Il ragazzo avrebbe dato "uno spintone" al 20enne, il quale però avrebbe estratto "dalla tasca del pantalone un coltello colpendomi nello stesso punto dove ha colpito Mastrapasqua ferendomi con un piccolo taglio".
Poco dopo, sarebbe intervenuto "il padre di Daniele" Rezza, il quale avrebbe colpito il 17enne "con uno schiaffo o un pugno". E anche lo stesso 20enne avrebbe colpito con "uno schiaffo" il padre del 17enne, intervenuto anche lui in difesa del figlio. "Mio padre ha deciso di non denunciare per tutelarmi", ha spiegato il ragazzo.
Rezza accusato anche di lesioni aggravate e porto di coltello
Le indagini relative alla tranche d'inchiesta, sempre coordinata dalla pm Letizia Mocciato, sulla presunta aggressione di giugno sono state chiuse con le ipotesi di reato a carico di Rezza di lesioni aggravate dell'uso dell'arma e porto del coltello.
Nel frattempo, Rezza è stato rinviato a giudizio immediato per l'omicidio volontario aggravato di Manuel Mastrapasqua, con prima udienza fissata per il 14 aprile. Lo scorso 20 novembre, il 20enne è stato condannato in abbreviato a 3 anni e 4 mesi dal gup di Milano Tiziana Landoni per aver preso a pugni e rapinato un 21enne in zona Navigli il 7 ottobre 2023 insieme a un amico minorenne.