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Omicidio Mamadi Tunkara, il 28enne arrestato: “Non volevo uccidere, sono dispiaciuto per la famiglia”

Sadate Djiram è stato interrogato nella mattinata del 7 gennaio dal gip del Tribunale di Bergamo. Il 28enne è accusato dell’omicidio di Mamadi Tunkara, il 36enne ucciso a coltellate a Bergamo lo scorso 3 gennaio, e ha spiegato di averlo aggredito “per gelosia”.
A cura di Enrico Spaccini
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È stato interrogato questa mattina, martedì 7 gennaio, dal gip del Tribunale di Bergamo Sadate Djiram, il giovane arrestato lo scorso sabato 4 gennaio per l'omicidio di Mamadi Tunkara. Il 28enne, che si trova ora nel carcere di via Gleno, avrebbe confermato di averlo aggredito perché sospettava che il 36enne avesse una relazione sentimentale con la sua ex fidanzata. "Ha detto che non era sua intenzione arrivare all'omicidio", ha dichiarato la sua avvocata Micaela Viscardi. In giornata dovrebbe arrivare la decisione del giudice in merito alla convalida del fermo.

L'omicidio per motivi di gelosia

Viscardi ha raccontato di aver trovato Djiram "molto provato". Davanti al gip, il 28enne originario del Togo "ha confermato quanto detto nell'interrogatorio di sabato in Questura", ha spiegato la legale, ripetendo dunque di aver aggredito Tunkara per motivi di gelosia. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra mobile, coordinati dalla sostituta procuratrice Silvia Marchina e dalla procuratrice aggiunta Maria Cristina Rota, Djiram sosteneva che la donna con cui aveva avuto una relazione dall'estate 2024 fino a dicembre lo avesse lasciato per mettersi con il 36enne, originario del Gambia.

Il 3 gennaio Djiram avrebbe intercettato Tunkara mentre si dirigeva al supermercato Carrefour di via Tiraboschi a Bergamo in bicicletta. Dopo una prima discussione, il 28enne avrebbe accoltellato il 36enne usando un coltello da cucina di 14 centimetri di lama. Una volta fuggito, ha provato a raggiungere la Svizzera ma è stato bloccato dalla polizia elvetica perché senza documenti. Lui stesso, una volta trasportato in Questura a Bergamo, ha spiegato di aver affrontato Tunkara perché voleva fargli confessare la presunta relazione con la sua ex fidanzata.

L'avvocata: "Djiram aveva il coltello forse per difesa personale"

Nei giorni scorsi gli investigatori hanno contattato la ragazza in questione, chiedendo la sua versione dei fatti. La giovane ha spiegato di aver lasciato Djiram il 30 dicembre a causa proprio della sua gelosia. Per quanto riguarda Tunkara, ha detto di averlo incontrato quando andava a fare spesa al supermercato, ma ha negato di aver avuto un legame con lui dicendo anche di non sapere nemmeno come si chiamava. Inoltre, il fratello della vittima ha riferito di non essere a conoscenza di una eventuale relazione sentimentale del 36enne.

La Procura di Bergamo contesta a Djiram l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Il 28enne si era diretto verso Tunkara portando con sé il coltello che ha usato poi per ferire a morte il 36enne. L'avvocata Viscardi ha spiegato che probabilmente Djiram se lo portava dietro "per difesa personale", in quanto in quei giorni dormiva per strada: "Ha aggiunto di essere molto dispiaciuto per la famiglia di Mamadi, ha detto di aver rovinato due vite", ha aggiunto.

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