Omicidio Mamadi Tunkara, chiesto il giudizio immediato per Sadate Djiram: “Ha colpito per gelosia accecante”

La Procura di Bergamo ha chiesto il giudizio immediato per Sadate Djiram, il 28enne che lo scorso 3 gennaio ha accoltellato e ucciso Mamadi Tunkara in centro città. Il giovane aveva confessato di aver colpito per gelosia, sostenendo che il 36enne che lavorava come vigilante al Carrefour di via Tiraboschi avesse una relazione con la sua ex compagna. Tuttavia, gli inquirenti non avrebbero trovato alcun riscontro di un presunto rapporto tra i due e, anzi, la stessa 30enne, sentita due volte, lo ha escluso. Con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi che gli vengono contestate dalla pm Silvia Marchina, Djiram rischia l'ergastolo. La legale del 28enne, Michaela Viscardi, ha fatto sapere che chiederà la perizia psichiatrica per il suo assistito.
L'omicidio di Tunkara
Djiram è arrivato in Italia nel 2017 e, dopo aver vissuto per un po' prima in Sicilia e poi in Germania, si era trasferito quattro anni fa a Bergamo. Nel capoluogo lombardo il giovane originario del Togo aveva iniziato una relazione con una dottoressa che aveva conosciuto poco dopo il suo arrivo sull'isola. Nell'ultimo periodo del 2024, però, il 28enne avrebbe iniziato a dare segnali di squilibrio. L'allora compagna 30enne le avrebbe consigliato di farsi visitare da uno specialista e di trovarsi un lavoro mentre continuava gli studi ai corsi serali all’Istituto Mamoli.
Il 30 dicembre, però, lei lo avrebbe allontanato di casa e Djiram si sarebbe organizzato per tornare in Sicilia. Il 28enne, però, ci avrebbe ripensato una volta arrivato a Napoli e il 2 gennaio è tornato a Bergamo. Come ha raccontato lui stesso agli inquirenti, che hanno trovato riscontri nelle telecamere di sorveglianza, la mattina del 3 gennaio ha comprato un coltello con 16 centimetri di lama in un negozio del centro.
Djiram ha dichiarato di averlo fatto per difendersi, ma secondo la pm stava già pensando all'omicidio. Poco dopo, il 28enne è andato in cerca di Tunkara, senza trovarlo. Lo ha infine incrociato nella galleria che collega via Tiraboschi con via Ghislanzoni, mentre il 36enne stava andando al Carrefour per iniziare il suo turno di lavoro. Dopo averlo spinto contro una vetrata, il 28enne si è scagliato sopra di lui e lo ha ucciso con 11 coltellate.
La confessione di Djiram e le indagini sulla presunta relazione di Tunkara con l'ex compagna
Le forze dell'ordine lo hanno fermato poche ore dopo al confine con la Svizzera, mentre cercava di fuggire. Sentito dagli inquirenti, Djiram ha dichiarato di aver colpito Tunkara sostenendo che avesse una relazione con la sua ex compagna. Ha detto di averli visti insieme e di averli seguiti. La pm Marchina parla di una gelosia "morbosa e accecante" che lo avrebbe inseguito anche nei sogni, dove gli sarebbe apparso il volto di Tunkara.
Di questa presunta relazione, però, non sarebbe stato trovato alcun riscontro. Gli investigatori della Squadra mobile della Questura hanno sentito due volte la 30enne, che ha escluso ogni rapporto sentimentale con il 36enne. Nel cellulare della donna, inoltre, non era nemmeno salvato il suo numero e nei messaggi che si scambiava con Djiram non veniva mai menzionato né lui né il supermercato per il quale lavorava.