Omicidio Lidia Peschechera, chiesto l’ergastolo per il compagno: l’ha uccisa e tenuta per giorni nella vasca
È stato chiesto l'ergastolo per Alessio Nigro, il 28enne accusato di aver ucciso la sua compagna di 49 anni Lidia Peschechera. L'omicidio risale al 12 febbraio del 2021 e poco dopo il delitto l'imputato aveva confessato tutto. Davanti al giudice dovrà rispondere di omicidio aggravato dai futili motivi, di furto e di indebito utilizzo di strumenti di pagamento. Per tre giorni l'uomo aveva vissuto con il cadavere della donna nella vasca da bagno: in queste ore si era appropriato del bancomat della vittima e aveva prelevato i soldi. "Un delitto brutale, un uomo rimasto freddo e lucido, che non ha mai manifestato rimorso", ha detto il pubblico ministero di Pavia Diletta Barduzzi che durante l'ultima udienza ha chiesto l'ergastolo.
L'omicidio al termine di una litigata
Gli inquirenti hanno cercato di ricostruire quanto successo: il 28enne avrebbe strangolato la sua compagna al termine di una lite. Nei giorni successivi aveva deciso di trascorrere le sue giornate come se nulla fosse accaduto: ha vissuto in casa con il cadavere della donna per tre giorni. Per non destare sospetti rispondeva lui ai messaggi della donna. L'uomo aveva poi tentato la fuga rifugiandosi in un ostello di Milano in via Doria: qui è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri dei Ros (Raggruppamento operativo speciale) e dei colleghi di Pavia. Nella camera affittata dal 28enne, che dagli accertamenti era senza fissa dimora, sono stati trovati documenti personali di Lidia e le chiavi dell'appartamento della donna in via De Pretis a Pavia, dove è avvenuto l'omicidio. In casa i carabinieri hanno trovato il cadavere della donna ricoperto da un'asciugamano: il corpo era già in evidente stato di decomposizione.
La vittima voleva lasciarlo
Il ragazzo, stando a quanto ricostruito, aveva problemi di alcolismo. Aveva avuto una relazione con Lidia da poco tempo ed era andato a vivere con lei. Dopo pochi mesi però la donna aveva rivelato a qualche amica l'intenzione di allontanarlo per via dei suoi comportamenti violenti. L'uomo al termine dell'ennesima lite ha ucciso la compagna: tre giorni dopo, il 15 febbraio, era fuggito e si era nascosto in un ostello a Milano. Fino all'arresto e alla confessione.