Omicidio Laura Ziliani, l’ipotesi: “Soffocata con un cuscino nel sonno”
Stordita dai farmaci e uccisa nel sonno. Questa l'ipotesi degli investigatori che indagano sull'omicidio di Laura Ziliani, l'ex vigilessa scomparsa lo scorso 8 maggio da Temù, nel Bresciano e trovata morta, delitto per il quale al momento sono in carcere con l'accusa di omicidio volontario ed occultamento di cadavere due delle sue tre figlie e il fidanzato della maggiore. Chi lavora sul caso e sta cercando di ricostruire le modalità con le quali la cinquantaseienne è stata uccisa pensa che potrebbe esserle stato premuto un cuscino sul volto, per impedirle di respirare e che il decesso sia sopraggiunto per soffocamento. Non l'ha infatti uccisa il cocktail di benzodiazepine con il quale è stata drogata. Il prossimo martedì 28 settembre davanti al giudice delle indagini preliminari Alessandra Sabatucci, che ha disposto l'arresto su richiesta del pubblico ministero, si celebreranno gli interrogatori di garanzia delle due figlie e dell'uomo in carcere, Silvia e Paola Zani e Mirto Milani, attualmente considerati i presunti responsabili dell'omicidio. I tre sono finiti in manette lo scorso venerdì 24 settembre, le sorelle ora sono nel carcere di Verziano e Milani nel carcere Canton Mombello, entrambi a Brescia.
L'omicidio di Laura Ziliani
Secondo quanto emerso in sede d'indagine, le due sorelle e Milani avrebbero tramato un piano contro la donna, che era finalizzato ad ottenere la sua eredità. Un quadro emerso dai loro racconti contraddittori, dalle testimonianze dei vicini di casa, dai tabulati telefonici e dal flacone di benzopam a casa dei tre, le cui tracce sono state trovate sul cadavere della donna. Un omicidio premeditato studiato nei minimi dettagli che avrebbe richiesto tempo per ordirlo, com'è emerso dalle ricerche su Google di Milani, che si è documentato sul ‘come uccidere gente, piante velenose, crimini perfetti, serial killer, torture'. Le due sorelle invece si erano iscritte ad un canale Youtube denominato ‘Troucrime'. Il cadavere di Laura è stato rinvenuto in un torrente ad inizio agosto scorso. L'ipotesi è che la donna non sia mai uscia di casa, che abbia bevuto una tisana, e che il corpo sia stato nascosto a lungo in un posto al momento non ancora individuato.