Omicidio Laura Ziliani, la figlia scarica la colpa sul fidanzato: “L’idea di ucciderla è stata sua”
"Posso dire che l'idea iniziale dell'omicidio è stata sua": a pronunciare queste parole, durante l'udienza del processo per l'omicidio dell'ex vigilessa Laura Ziliani avvenuto a Temù (Brescia), è stata figlia maggiore della donna. Silvia Zani è accusata, insieme alla sorella minore Paola e al fidanzato Mirto Milani, di aver ucciso la madre.
La ragazza ha chiesto di rilasciare una dichiarazione spontanea davanti alla Corte d'Assise di Brescia. Una decisione presa dopo l'udienza del 30 marzo scorso quando, per diverse ore, aveva spiegato come – insieme agli altri due imputati – avessero deciso di uccidere la madre.
Le parole di Silvia Zani
Oggi la ragazza ha raccontato di sentirsi estremamente in colpa per quanto fatto: "Una parte di me vuole prendersi più colpe di quelle che ho". Silvia ha poi spiegato: "Quando ho ucciso mia mamma ero convinta che volesse ucciderci". Una idea alla quale, adesso, non crede più: "Ora non sono più convinta che volesse ucciderci", ha aggiunto. La giovane ha poi spiegato: "Ho paura che mi abbia manipolato Mirto".
Il 30 marzo, anche la sorella Paola aveva voluto, in qualche modo, prendere le distanze da Mirto: "Dopo aver trovato la soda caustica nel salino, ho pensato fosse stato Mirto a volerci fare del male, e anche mia sorella aveva avuto il sospetto e gliel’aveva chiesto. Mi ero detta che forse era solo interessato al nostro patrimonio, perché noi tre eravamo una famiglia. Oggi non lo so quale sia la risposta giusta".
La difesa di Mirto Milani
"C'è il sospetto che io possa aver architettato tutto? Respingo con tutta la forza che ho queste orribili accuse. Si vuole cercare un colpevole? Guardiamoci allo specchio. Giusto che io prenda l’ergastolo. Io sono reo confesso. Ho fatto una cosa orrenda. Mi rifiuto di avere la presunzione di innocenza": ha detto invece Mirto Milani che, così come la sua fidanzata, ha reso dichiarazioni spontanee.
"Il trio non c’è più, va bene, ma c’era. Adesso lei dice che sono stato io ad aver simulato gli avvelenamenti di sua madre. Siamo andati avanti lo stesso. Dio ci perdoni", ha continuato il ragazzo che ha aggiunto che "Tutto quello che ho fatto l’ho fatto per le ragazze. Sono stato un idiota perché non avrei dovuto fare nulla di ciò che ho fatto".
L'omicidio di Laura Ziliani
L'omicidio di Laura Ziliani è avvenuto a maggio 2021 nella sua casa a Temù, in provincia di Brescia. Il trio avrebbe fatto sparire il corpo della donna e avrebbe simulato la sua sparizione. Tra appelli in televisione e lacrime, avrebbe poi fatto ritrovare alcuni vestiti e scarpe dell'ex vigilessa. Il cadavere è stato ritrovato ad agosto: di lì a un mese, i tre sono poi stati arrestati. Dopo mesi di silenzio, il trio ha confessato il delitto.