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Omicidio Laura Ziliani, il “trio criminale” va in Cassazione contro la condanna all’ergastolo

Per l’omicidio dell’ex vigilessa di Temù sono stati condannati all’ergastolo sia in primo che in secondo grado le figlie Silvia e Paola Zani con il fidanzato Mirto Milani. Nei prossimi giorni sarà fissata la data dell’udienza del processo.
A cura di Francesca Del Boca
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È stato recentemente depositato il ricorso in Cassazione contro la sentenza d'appello che ha confermato l'ergastolo per Silvia, Paola Zani e il fidanzato Mirto Milani, il "trio criminale" reo confesso che nel maggio del 2021 uccise l'ex vigilessa di Temù (Bergamo) Laura Ziliani, madre delle due ragazze. Nei prossimi giorni sarà fissata la data dell'udienza.

La Corte d'Appello, intanto, ha concesso l'accesso a un percorso di giustizia riparativa per Mirto Milani che, pur non incidendo sulla pena, potrà prevedere tra le altre cose anche un confronto con i familiari di Laura Ziliani.

La confessione del "trio criminale"

La donna è morta strangolata dopo che le due figlie e Mirto Milani l'avevano stordita somministrandole un muffin farcito di benzodiazepine. Un gesto lungamente meditato dai tre, che più volte avevano provato a entrare in azione al punto da aver già scavato una buca in un bosco della Valcamonica. "Avevamo già pensato di dichiarare che era andata a fare una passeggiata e poi non era più tornata a casa", è stata la confessione di una delle due figlie, Paola Zani, che ha spiegato come i tre avessero preso spunto da alcune serie tv per perfezionare il loro piano. "Mirto ci aveva detto come comportarci. Dovevamo dimostrare rabbia, allontanamento rispetto all'accusa e piangere di più. Dovete sembrare più disperate, diceva".

Il movente dell'omicidio di Laura Ziliani

Il movente? Mettere finalmente le mani sull'importante patrimonio immobiliare della donna. Che, secondo Mirto Milani, veniva gestito in maniera irresponsabile dalla suocera.

Gli investigatori avevano infatti registrato alcune conversazioni in cui le due sorelle commentavano la situazione patrimoniale della madre, precisando la volontà di impossessarsi il prima possibile del canone d'affitto di alcuni appartamenti. E in tanti ricordano che Laura Ziliani fosse stupita e infastidita dalle continue intromissioni di Mirto Milani, spalleggiato dalla madre, sulle questioni economiche di casa.

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