Omicidio Laura Ziliani, i jeans trovati nel fiume sono la prova del depistaggio delle figlie
In cima alle prove che dimostrano il piano di depistaggio dei tre arrestati per l'omicidio di Laura Ziliani c'è il ritrovamento dei jeans dell'ex vigilessa di Temù un mese dopo l'omicidio. É il 10 giugno quando i carabinieri di Ponte di Legno vengono avvisati del ritrovamento dei pantaloni di Laura Ziliani, quelli che secondo le due figlie indossava la madre la mattina della scomparsa: i pantaloni vengono avvistati nel tardo pomeriggio nel torrente Fiumeclo dopo distante dal centro di Temù, il paesino in montagna nel Bresciano dove è avvenuto l'omicidio. A fotografare l'indumento è stata una ragazza verso le 17.29. A recuperare i jeans, invece, è lo zio della giovane che li ha poi consegnati ai carabinieri. I pantaloni avevano degli strappi all'altezza delle ginocchia.
I jeans ritrovati in un torrente
Caso vuole che alle 17.26 dello stesso giorno, ovvero tre minuti prima del ritrovamento dei jeans, le figlie di Laura Ziliani, Silvia e Paola Zani, e il fidanzato dalle maggiore Mirto Milani vengono intercettati mentre si avvicinano alla loro auto che si trovava nei pressi del loro condominio a Temù, ovvero a pochi metri dal torrente Fiumeclo e all'abitazione di via Ballardini dove secondo gli inquirenti è avvenuto l'omicidio. Nel dialogo intercettato si sente il trio citare proprio il torrente Fiumeclo, poi la conversazione si fa via via più chiara una volta saliti in macchina al cui interno gli inquirenti avevano posto i microfoni per le intercettazioni. I tre arrestati si stavano organizzando su cosa fare: Mirto rivolgendosi alle sorelle Zani diceva loro "che è meglio che state, meno tempo possibile, nelle stradine a farvi vedere". E così le due sorella hanno eseguito. Per gli inquirenti la conversazione intercettata mostra il pieno interessamento dei tre indagati al luogo del ritrovamento dei jeans. E ancora: mentre parlava più volte si zittivano tra di loro.
Per le figlie erano i pantaloni indossati dalla madre il giorno della scomparsa
Le figlie successivamente hanno riconosciuto i pantaloni della madre, gli stessi che secondo loro indossava la donna la mattina che era uscita di casa l'8 maggio. Parole smentite dal compagno della Ziliani in quanto non credeva al fatto che Laura Ziliani potesse uscire di casa per andare a fare una passeggiata indossando dei jeans: aveva sempre visto la compagna in tenuta sportiva quando usciva per una escursione. Così gli inquirenti hanno iniziato a seguire la pista del depistaggio: erano le figlie ad aver posizionato l'indumento nel torrente, così come avevano fatto con le due scarpe ritrovate a distanza di giorni e a metri e metri di stanza l'una dall'altra?