Omicidio Laura Ziliani, arriva il via libera per la sepoltura: dove saranno i funerali
Si può procedere alla sepoltura di Laura Ziliani, la donna scomparsa l'8 maggio e trovata morta l'8 agosto e per il cui omicidio si trovano in carcere due delle sue tre figlie e il fidanzato di una di queste. Il via libera ai funerali è stato deciso dal sostituto procuratore Caty Bressanelli che dal giorno della scomparsa indaga sul caso: sono stati terminati dunque in questi giorni gli esami sul corpo della donna, trovato nascosto nella vegetazione lungo il fiume Oglio nelle zone di Temù, paese della Vallecamonica, tre mesi dopo l'omicidio. La madre, i due fratelli e la terza figlia – come riporta Il Giornale di Brescia – avrebbero deciso che l'ultimo saluto alla ex vigilessa sarà organizzato a Brescia e non nel paese di montagna. Più precisamente nel quartiere di Chiesanuova dove abita la madre di Laura.
L'ultimo giorno di Laura Ziliani
La Ziliani infatti viveva a Brescia. A Temù, dove in passato aveva preso servizio come vigilessa, ci tornava di solito per il fine settimana. L'ultima volta proprio la sera del 7 maggio, per festeggiare la festa della mamma in compagnia delle sue figlie. Ma da quella sua casa, Laura non è mai uscita viva. Secondo l'accusa, a ucciderla e mettere in atto un piano per depistare le indagini sono state le figlie Paola e Silvia Zani, manipolate in parte dal fidanzato della maggiore Mirto Milani, poi scoperto essere anche l'amante della sorella minore. Per loro tre le manette sono scattate il 24 settembre: da quel giorno si trovano in carcere in silenzio. Non hanno mai confessato l'omicidio.
La morte per soffocamento
Come sia morta Laura Ziliani lo rivela la relazione finale del medico legale di un mese fa: la donna sarebbe stata soffocata e poi seppellita. Nel dettaglio, sarebbe stata prima narcotizzata con dei farmaci e poi soffocata, ma in un modo non violento. I farmaci somministrati infatti non le avrebbero provocato la morte, ma hanno fatto in modo che la donna non potesse reagire al successivo decesso per soffocamento. I medici oltre ad escludere che gli ansiolitici possano aver provocato un arresto delle funzioni vitali, hanno escluso l'ipotesi di una morte violenta: non ci sono segni né di violenza e né di fratture. Per questo è sempre più certa l'ipotesi di soffocamento. Inoltre, da ulteriori analisi e considerato che il cadavere, quando è stato ritrovato, era in buone condizioni a parte il viso irriconoscibile, è emerso che il corpo sia stato seppellito. Non resta ora capire chi e perché la donna sia stata uccisa. Il movente è da ricercare nei motivi economici: la Ziliani infatti era proprietaria di alcuni appartamenti e di un importante patrimonio. Patrimonio che le figlie e Mirto Milani volevano sempre più gestire. Qui la decisione di uccidere. Tutto però dovrà essere ancora accertato. Intanto si attende ancora la chiusura delle indagini.