Omicidio Jhonny Sulejmanovic, preso l’ultimo uomo del commando che sparò al ragazzo di 18 anni: era latitante

Un 22enne ritenuto coinvolto in concorso nell'omicidio di Jhonny Sulejmanovic, avvenuto la notte tra il 25 e il 26 aprile 2024 a Milano, è stato estradato oggi dalla Francia, dove era stato arrestato il 5 marzo scorso su mandato di arresto internazionale. È l'ultimo uomo del commando che, quella sera, ha ucciso il 18enne che dormiva nel suo furgone con la moglie incinta, nella zona dell'Ortomercato.
Sono quindi sei in totale le persone ritenute responsabili dell'omicidio del 18enne, di cui due avevano fatto perdere le proprie tracce. Secondo quanto ricostruito dalla indagini il gruppo, giunto in via Varsavia a bordo di un'autovettura di colore nero, aveva assaltato il furgone dove dormiva la vittima con la moglie, infrangendo i vetri con delle mazze di ferro, per poi ucciderlo con più di tre colpi d'arma da fuoco. L'ipotesi, quella di un regolamento di conti tra famiglie rivali dopo una rissa.
Gli agenti della Squadra mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano, avevano già arrestato lo scorso anno quattro persone per l'omicidio. E così, a oggi, sono stati condannati a 18 anni Roberto Ahmetovic, 33 anni, Jagovar Ahmetovic, 38 anni, e il 35enne Rubino Sulejmanovic. Un quarto imputato, che avrebbe accompagnato gli altri in macchina per la spedizione punitiva nei confronti del giovane, è stato invece condannato a 10 anni di reclusione. Tutti volti noti alla famiglia della vittima. "Mangiavamo insieme, bevevamo insieme, lavoravamo insieme e poi che fanno, mi uccidono un fratello?", erano state proprio le parole di Kevin Sulejmanovic, fratello del 18enne, i giorni dopo l'omicidio.