Omicidio Giulia Tramontano, la Procura chiede il processo immediato per Alessandro Impagnatiello
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Potrà essere processato con rito immediato Alessandro Impagnatiello, in carcere dal primo giugno quando ha confessato l'omicidio della compagna incinta del settimo mese Giulia Tramontano. È quanto ha chiesto la Procura di Milano, rappresentata dall'aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo: l'accusa contesta al barman 30enne quattro aggravanti, ovvero quella della crudeltà, di aver premeditato il delitto, di essere stato mosso da futili motivi e di aver accoltellato la propria convivente.
L'omicidio di Giulia Tramontano risale allo scorso 27 maggio. Ora le indagini di Carabinieri e Procura di Milano stanno quasi volgendo al termine. Giovanni Cacciapuoti, avvocato della famiglia di Giulia Tramontano, a Fanpage.it spera che venga riconosciuta l'aggravante della premeditazione: "Verosimilmente, si svolgerà con la contestazione dell'aggravante della premeditazione nei confronti di Impagnatiello. Secondo quanto emerso, infatti, il proposito omicidiario verso Giulia sarebbe nato molto tempo prima del delitto e messo in pratica con tentativi sempre diversi, a differenza di quanto ritenuto in sede di convalida del fermo". Il legale parla dell'aggravante della crudeltà "visto il numero di coltellate inferte a Giulia". La ragazza è stata colpita – come accertata dall'autopsia – 37 volte con un coltello da cucina trovato poi sul frigorifero di casa. Le aggravanti potrebbero costare all'imputato l'ergastolo. A decidere sul rito spetta al giudice per le indagini preliminari Angela Minerva.