Omicidio Giulia Tramontano, il padre della ragazza: “Non ci fermeremo finché non avremo giustizia”
Oggi, giovedì 18 gennaio, è iniziato il processo nei confronti di Alessandro Impagnatiello. Il barman trentenne è accusato di aver ucciso la compagna Giulia Tramontano, incinta del loro figlio Thiago. Il delitto è avvenuto il 27 maggio 2023: la ragazza è stata assassinata con 37 coltellate.
L'uomo, che si trova in carcere a San Vittore, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, futili motivi e vincolo della convivenza. È inoltre accusato di interruzione non volontaria di gravidanza e occultamento di cadavere. Dopo l'arresto, ha confessato l'omicidio.
Il padre: La nostra forza sono Giulia e Thiago
All'udienza di oggi saranno presenti anche i familiari della ragazza: il padre Franco, la madre Loredana, la sorella Chiara e il fratello Mario. Il primo, in un'intervista all'agenzia di stampa LaPresse, ha detto: "Non ci fermeremo davanti a niente e nessuno finché non avremo giustizia". Ha poi spiegato: "La nostra forza sono Giulia e Thiago. Loro ci daranno la forza, sempre e per sempre".
La madre a Fanpage.it: Abbiamo fiducia nella giustizia
E anche la madre, raggiunta da Fanpage.it, ha detto: "Troppe emozioni, è per noi un momento difficilissimo. In famiglia cerchiamo di parlare il meno possibile del processo, ma abbiamo fiducia nella giustizia, ci vogliamo approcciare così a questa causa". Ha però poi aggiunto: "Siamo pronti a tutti". Ha inoltre spiegato di non aver mai avuto contatti con la famiglia di Impagnatiello.
"Mai avrei immaginato quello che poi è accaduto, da mamma avevo percepito che Alessandro stava cercando di chiudere Giulia in una bolla, di allontanarla da tutti, ma con noi non c’è mai riuscito, Giulia era ed è parte fondamentale della nostra famiglia".