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Omicidio Gigi Bici, resta in carcere Barbara Pasetti: respinto il ricorso di scarcerazione

Il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso di scarcerazione presentato dall’avvocato di Barbara Pasetti, la donna in carcere per tentato estorsione, omicidio e occultamento del cadavere di Gigi Bici.
A cura di Giorgia Venturini
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Resta in carcere Barbara Pasetti, la donna di 40 anni è accusata di tentata estorsione, omicidio e occultamento del cadavere del 60enne Luigi Criscuolo. Il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso di scarcerazione presentato dall'avvocato Irene Anrò: i giudici hanno confermato la decisione del giudice per le indagini preliminari che aveva già respinto la richiesta del legale. La fisioterapista resterà quindi nel carcere di Vigevano, in provincia di Pavia, nella sezione femminile. Il figlio, invece, è stato affidato ai nonni: la donna aveva detto agli investigatori che erano stato il bambino a trovare il corpo di Gigi Bici.

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Tutte le perizie decisive

Nessun dubbio da parte degli inquirenti circa il modus operandi adottato per uccidere Gigi Bici: l'uomo è morto per un colpo di pistola alla tempia, una vera e propria esecuzione. Una pistola è stata trovata nell'abitazione della donna, ora posta sotto sequestro. Si crede possa essere l'arma utilizzata per compiere il delitto ma l'ultima parola spetterà alla Scientifica che dovrà comparare il frammento di proiettile ritrovato nei pressi del casolare il 20 gennaio. Ma non è l'unico test che attendono gli inquirenti. Si stanno effettuando degli accertamenti biologici, genetici, balistici e merceologici su tutti i reperti che sono stati trovati durante le perquisizioni effettuate in casa della donna. A queste analisi, si aggiungono gli accertamenti tecnici che verranno effettuati sul cellulare della 40enne e sul sistema di video-sorveglianza che è installato nella villetta.

Il piano per "sistemare" l'ex marito

Intanto si indaga ancora sul movente. Secondo le indagini, la 40enne avrebbe messo in piedi un piano per "sistemare" l'ex marito prepotente chiedendo aiuto a chi poteva proteggerla. Così si era prima rivolta a Luigi Criscuolo, ma quanto l'uomo lo scorso 8 novembre era scomparso, aveva deciso di rivolgersi a un altro conoscente nonché amico del primo, Ramon Cristian Pisciotta, per portare a termine il lavoro non compiuto da Gigi Bici. Lo stesso Pisciotta ai microfoni de "La Vita In Diretta" avrebbe detto: "Barbara Pasetti mi ha offerto dei soldi e mi ha chiesto anche di andare a casa sua, forse perché lasciassi delle tracce, ma io non ho accettato". Ma poco dopo la scomparsa di Gigi Bici è la stessa Barbara Pasetti a chiamare l'ex marito e, in una chiamata intercettata, gli avrebbe detto: "Andrò all'inferno. Ho fatto uccidere un uomo". E ancora: "Di te e degli altri non ho più scrupoli io". Frasi che la donna dovrà chiarire davanti agli inquirenti.

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