Omicidio Gigi Bici, l’ex marito di Barbara Pasetti: “Forse ho rischiato anche io la stessa fine”
"Forse ho rischiato anche io di fare la stessa fine": è quanto ha detto Gian Andrea Toffano, ex marito di Barbara Pasetti, la 40enne arrestata con l'accusa di tentata estorsione e indagata anche per omicidio e occultamento di cadavere nella vicenda di Gigi Bici, il 60enne trovato morto fuori dalla abitazione della donna. Ai microfoni di "Quarto Grado", trasmissione che va in onda su Retequattro, l'uomo ha raccontato di aver saputo dell'esistenza del signor Criscuolo "solo dopo la notizia della sua scomparsa".
L'ex marito: Quando è stata arrestata mi è caduto il mondo addosso
Durante l'intervista, l'ex marito di Pasetti ha spiegato perché non si è allarmato dopo che l'ex moglie gli avrebbe chiesto di stampare la foto del cadavere di Criscuolo: "Lei ha sempre nutrito una passione per i film horror, peraltro da me non condivisa. Quando mi ha inviato l'immagine sgranata di quel corpo, non ci ho fatto particolarmente caso". Come aveva già spiegato il suo legale Marco Bianucci in un'intervista a Fanpage.it, anche Toffano ha detto di non aver dato molto peso nemmeno alla frase "andrò all'inferno perché ho fatto uccidere un uomo" che la donna le avrebbe detto al telefono: "Quando poi, il 20 gennaio, Barbara è stata arrestata invece mi è caduto il mondo addosso".
Si attendono gli esiti delle perizie
L'uomo ha poi respinto le accuse di maltrattamenti e di persecuzione ai danni della donna: elemento che è emerso in questo settimane considerato che Pasetti avrebbe contattato Gigi Bici proprio perché avrebbe accusato l'ex marito di perseguitarla. Sempre a Fanpage.it, l'avvocato dell'ex marito aveva chiarito anche che il suo assistito non ha mai ricevuto alcuna minaccia o intimidazione. Intanto la Procura prosegue con le indagini. Si attendono gli esiti delle varie perizie: in questi giorni si stanno svolgendo esami sulla pistola e i proiettili ritrovati a casa della donna, sull'auto di Criscuolo e sui telefoni di Pasetti. Inoltre ulteriori test biologici e genetici sono stati richiesti su tutti gli elementi raccolti nel corso dei vari sopralluoghi effettuati a casa della 40enne.