Omicidio Gigi Bici, lettere sgrammaticate e finte minacce: così è stata incastrata Barbara Pasetti
Ieri mattina, giovedì 20 gennaio, Barbara Pasetti è stata arrestata: la donna è la fisioterapista che il 20 dicembre scorso ha segnalato la presenza di un cadavere vicino casa sua. Il corpo apparteneva a Luigi Criscuolo, il commerciante conosciuto con il nome di "Gigi Bici" di cui non si avevano più notizie da novembre. La 44enne, che adesso è accusata di tentata estorsione e occultamento di cadavere, fin dall'inizio ha raccontato agli investigatori di non conoscere l'uomo. Ha anche detto che, nel giorno del ritrovamento del cadavere, qualcuno le aveva lasciato una lettera e una foto del corpo dell'uomo: nella lettera – scritta in maniera sgrammaticata – c'era scritto che Criscuolo aveva partecipato anni fa a una rapina e che non avrebbe mai restituito il bottino.
La scomparsa dell'uomo e la lettera in cui venivano chiesti dei soldi alla famiglia
Sulla base di quanto ricostruito dalla Procura, la cui inchiesta è affidata al procuratore Fabio Napoleone, il quadro che emerge è diverso da quello raccontato dalla fisioterapista: secondo l'accusa, la donna "avrebbe fornito un contributo all'occultamento della salma e avrebbe cercato di trarre profitto dalla custodia della stessa nei pressi della propria abitazione". Stando a quanto riferito a Fanpage.it dalla Squadra mobile, coordinata dal dottor Giovanni Calagna, le indagini condotte in maniera incessante, sono iniziate a novembre dopo la denuncia di scomparsa e il ritrovamento dell'auto in un campo a Cura Carpignano nella frazione Calignano. Durante le ricerche, alla famiglia è arrivata una richiesta estorsiva: venivano chiesti 390mila euro in cambio "della liberazione del prossimo congiunto". Dopo la prima lettera, ne sono state trovate altre. Tutte contenevano delle richieste estorsive nei confronti dei parenti del commerciante.
Le lettere scritte con un linguaggio sgrammaticato
Gli investigatori hanno quindi proseguito con le indagini e trovato degli elementi che dimostrerebbero come quei testi siano stati scritti proprio dalla fisioterapista. Le lettere, spiegano a Fanpage.it, sono molto simili a quel primo testo che la donna aveva reso pubblico subito dopo il ritrovamento del cadavere e che facevano riferimento alla rapina: "Sono state fatte sempre con la stessa modalità e cioè con questo linguaggio che vorrebbe far ricondurre a un gruppo di criminali stranieri. Sono state raccolte delle prove inoltre che dimostrano come sia stata lei a inscenare questo tentativo di estorsione chiedendo denaro alla famiglia". Per il momento però, come spiegato a Fanpage.it, non si può conoscere il contenuto delle lettere.
Interrogati anche l'ex marito e il padre della donna
Ieri sono stati interrogati l'ex marito di Pasetti e il padre. Entrambi, come riferito a Fanpage.it, sono stati ascoltati come persone informate sui fatti. Per il momento non ci sono altri indagati. Relativamente alle minacce che la donna aveva raccontato di aver ricevuto e alle affermazioni secondo le quali "sarebbe stata seguita", gli investigatori – che hanno lavorato senza sosta anche nel periodo natalizio – non hanno trovato alcune elemento che possa comprovare le sue dichiarazioni. Intanto nella giornata di oggi si svolgerà l'autopsia sul corpo di Criscuolo. Questo consentirà di avere ulteriori elementi e capire anche dove, quando e per quanto tempo è stato nascosto il corpo. Restano altri due dubbi da chiarire: perché Pasetti – qualora fosse accertata la sua colpevolezza – abbia chiesto dei soldi alla famiglia e soprattutto chi ha ucciso Gigi Bici. Al momento infatti proseguono le indagini per risalire agli autori materiali dell'omicidio.