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Omicidio Franco Colleoni, condannato a 21 anni di carcere il figlio Francesco

A quasi un anno dall’omicidio di Franco Colleoni arriva la condanna a 21 anni di carcere per il figlio Francesco: il pubblico ministero aveva chiesto 22 anni e 6 mesi.
A cura di Giorgia Venturini
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La prima sentenza sull'omicidio di Franco Colleoni, ucciso lo scorso 2 gennaio nel suo cortile di casa del suo ristorante Il Carroccio a Dalmine, è arrivata questa mattina: la Corte del giudice Giovanni Petillo, dopo aver sentito arringhe di difesa e accusa, si è ritirata per decidere e in meno di un'ora è arrivata la sentenza di condanna a 21 anni di carcere per Francesco Colleoni, il figlio della vittima. Il pubblico ministero aveva chiesto 22 anni e sei mesi di carcere. Secondo quanto sostenuto dall'accusa padre e figlio da tempo avevano un rapporto burrascoso e non si parlavano da anni. Alla base degli ultimi malumori anche il fatto che Franco Colleoni, anche ex segretario della Lega sul territorio, avrebbe voluto assumere al suo ristorante un altro cuoco dopo il lockdown per rimpiazzare il figlio che a tal proposito si è detto all'oscuro di questa decisione. Fatto confermato anche dagli altri dipendenti del locale. L'omicidio sarebbe avvenuto al termine di una lite, proprio fuori dal locale di cui Franco era il titolare: la vittima ha dato uno schiaffo al figlio che ha poi reagito.

Il figlio si è sempre dichiarato innocente

L'imputato però si è sempre dichiarato innocente. Durante uno degli interrogatori è stato il presidente dell'Assise Giovanni Petillo lo ha interrotto chiedendo spiegazioni su una frase detta in caserma alla madre poco dopo la tragedia: "L’ho spinto. Mamma non ce la facevo più. Insulti, più producevo e più ero una merda". Colleoni si è difeso dicendo di aver detto quelle cose "perché volevo tranquillizzare mia madre" dopo tante ore in caserma. Poi ha ribadito: "Io non l'ho ammazzato".

La dinamica dell'omicidio

Bisogna ritornare indietro al 2 gennaio per ricostruire quanto accaduto. I carabinieri una volta arrivati sul posto hanno trovato il corpo di Colleoni con il cranio fracassato per via di colpi alla testa e il cordolo che delimitava il cortile sporco di sangue. Non solo: gli accertamenti del medico legale hanno anche evidenziato fratture al costato. Ferite poi anche confermate nell'autopsia dei giorni successivi. Secondo gli inquirenti che hanno ricostruito i fatti, è stato il figlio Francesco ad aver sbattuto la testa del padre contro la pietra più volte fino a provocargli il trauma cranico che è risultato poi fatale. Il figlio poi avrebbe poi inscenato una rapina finita male: ha messo prima sottosopra la casa del padre e poi ha chiamato i carabinieri. A insospettire però i militari sono stati i graffi sul volte del figlio così sono partite le indagini a suo carico. Oggi invece arriva la sentenza di condanna a 21 anni di carcere.

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