Omicidio di Treviglio, spunta il movente degli scherzi notturni al citofono: come si difende l’assassina
Era come "ossessionata" dai coniugi Casati Silvana Erzembergher, la vicina di casa di 71 anni che ha ucciso a colpi di pistola il 62enne Luigi Casati e poi ha ferito la moglie Monica alla gamba nel cortile del loro palazzo a Treviglio, in provincia di Bergamo. La 71enne ripeteva anche ai vicini di casa che era vittima di continui scherzi notturni con qualcuno che le citofonava nel cuore della notte. Gli autori per lei degli scherzi erano proprio le vittime. Ma sarebbero tutte "fantasie". Anzi: pare invece – come riprendono le telecamere di video sorveglianza della zona – sia stata proprio l'anziana invece a citofonare in orari inopportuni ai vicini di casa per poi scappare via.
Una vicina: Diceva a tutti che aveva una pistola
"Ce l’aveva con loro e lo diceva a tutti, non si sa bene perché. Non litigavano, era solo lei che si inventava le cose, loro non le davano fastidio – ha detto al quotidiano locale L'Eco di Bergamo una vicina -. Diceva che sentiva dei rumori di notte, aveva suonato il campanello anche a me. E diceva a tutti che aveva una pistola in casa". Silvana Erzembergher ripeteva nel palazzo anche che aveva in casa una pistola regolarmente custodita. La stessa con cui con assoluta freddezza, come si vede nel video delle telecamere del palazzo, ha sparato al 62enne. Per poi ferire anche la moglie corsa in cortile ad aiutare il marito: Monica Casati è stata poi soccorsa e trasportata in ospedale. Non è in pericolo di vita.
L'aggressione con un bastone lo scorso anno
La donna era stata però autrice di un'aggressione proprio dalla stessa coppia lo scorso anno. Una vicina di casa ha riferito a Fanpage.it che in passato la 71enne aveva colpito Monica con un bastone, ma non è chiaro se fosse stata effettivamente formalizzata una denuncia nei suoi confronti. Nel dettaglio, secondo fonti riportate a Fanpage.it, la precedente denuncia era stata fatta a maggio dello scorso anno, ma con cognome giusto e nome sbagliato. Per questo poi tutto si era fermato tutto: la donna non si è riuscita a trovare e quindi non c'erano stati ulteriori accertamenti. Soprattutto per quanto riguarda il porto d'armi. Ora in mano agli inquirenti c'è anche quella precedente denuncia: i coniugi allora avevano parlato di un ramoscello in una prima deposizione poi durante la convalida a luglio di un bastone. Ora la 71enne dovrà chiarire tutto agli inquirenti. Intanto a giorni verrà celebrato il funerale di Luigi Casati.