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Omicidio di Treviglio: l’ultimo saluto a Manuela Guerini, la donna uccisa dalla figlia minorenne

Si sono tenuti oggi nella basilica di San Martino a Treviglio i funerali di Manuela Guerini, la donna uccisa con una coltellate dalla figlia minorenne al culmine di una litigata scoppiata in casa. Durante l’omelia il parroco si è rivolto a tutti dicendo: “Da questa tragedia impariamo a prenderci più cura gli uni degli altri”. Intanto l’esito dell’autopsia ha confermato che la donna è stata uccisa con un’unica coltellata al petto risultata purtroppo fatale.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Treviglio oggi ha dato l'ultimo saluto a Manuela Guerini, la donna uccisa con una coltellata dalla figlia minorenne al culmine di una litigata scoppiata in casa. I funerali si sono tenuti nel pomeriggio nella basilica di San Martino: nonostante le restrizioni imposte dal Covid in tanti hanno voluta partecipare alla funzione. Durante l'omelia il parroco si è rivolto a tutti dicendo: "Da questa tragedia impariamo a prenderci più cura gli uni degli altri". Tanti anche i fiori e i biglietti di affetto rivolti a Manuela.

L'autopsia conferma che a uccidere la donna è stata un'unica coltellata

Al momento la figlia di trova in un istituto penale per minorenni fuori Regione. In queste ultime ore sono arrivati gli esiti dell'autopsia disposta sul corpo di Manuela Guerini: l'esame conferma che a uccidere la donna è stata un'unica e purtroppo fatale coltellata al petto. La minore ha raccontato agli inquirenti che la lite era scoppiata dopo un rimprovero per una faccenda di casa non eseguita dalla 15enne come voleva la madre. Stando a una prima ricostruzione dell'accaduto la ragazza stava facendo delle faccende domestiche, ma il genitore non avrebbe apprezzato il lavoro svolto, così ne è nata una discussione durante la quale l'adolescente ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito la madre al petto. A dare l'allarme è stata la figlia stessa: "Ho bisogno di aiuto, ho fatto del male alla mamma". Ferite che le sono risultate purtroppo fatali e non c'è stato nulla da fare per salvarle la vita. La 15enne avrebbe poi precisato che voleva agire non con l'intenzione di uccidere ma bensì "di spaventarla". Intanto la Procura dei minori ha disposto una perizia neuropsichiatrica sulla ragazza: l'esito potrà anche cambiare la decisione del giudice sulle restrizioni cautelari.

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