Omicidio di Sharon Verzeni, Sergio Ruocco: “Domani di nuovo dai carabinieri, non mi serve un avvocato”
Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a Terno d'Isola nella notte fra il 29 e il 30 luglio, oggi è rimasto in caserma per ben sei ore. I carabinieri hanno voluto analizzare il suo smartphone per cercare qualche indizio utile. Tuttavia l'uomo sembra essere ancora estremamente tranquillo circa la possibilità di essere indagato, tanto che ai giornalisti dice: "Non mi faccio assistere da nessun legale". Nonostante già sappia che domani dovrà tornare nuovamente in caserma.
La posizione di Sergio Ruocco
I primi a ribadire che la posizione di Sergio Ruocco non è cambiata sono proprio i carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo. I militari continuano infatti confermare che il 37enne non è indagato, nonostante continuino a interrogarlo o a richiedere la sua presenza per perquisizioni nella casa dove viveva con la compagna o per analizzare i davide elettronici.
Lo scorso 22 agosto Ruocco, che era già stato interrogato due volte dai carabinieri, è stato convocato nuovamente in caserma: in quell'occasione gli inquirenti si sono fatti accompagnare presso l'abitazione della coppia per una perquisizione. L'accertamento è durato una manciata di minuti, perché pare che i militari sapessero già cosa prelevare.
Il giorno successivo, il 23 agosto, un secondo sopralluogo nell'appartamento, di circa mezz'ora. Intanto sono stati sequestrati pc e smartphone. Oggi, 24 agosto, Ruocco è tornato in caserma e questa volta ci è rimasto per circa sei ore. Ma gli inquirenti fanno sapere che tutto quel tempo è servito per compilare i verbali necessari per poter fare la copia forense del suo cellulare. E quindi non un vero e proprio interrogatorio.
"Non mi faccio assistere da nessun legale"
Tuttavia Ruocco, che in un'intervista a Fanpage.it dice "mi manca tutto di lei, vorrei che quella sera non fosse uscita", appare tranquillo di fronte a tutti questi accertamenti nei suoi confronti. Tanto che, uscito dalla caserma, ha detto ai giornalisti che lo aspettavano: "Non mi faccio assistere da nessun legale". E poi ha aggiunto che anche domani sarà con i carabinieri.
Quando i cronisti gli hanno chiesto se dovrà tornare soltanto in caserma o anche nella casa dove viveva con Sharon ha risposto: "Da tutte e due le parti". E perché? "Me lo spiegano domani". Ma, a quando ha detto, anche domani ci andrà da solo, come finora ha sempre fatto. E chissà se questo sia un punto di forza o di debolezza di fronte agli investigatori.
Nel frattempo i cronisti di La Presse hanno sentito anche il padre di Sharon, Bruno Verzeni, per chiedergli se è stupito del fatto che Sergio Ruocco venga convocato spesso in caserma? E lui ha risposto: "No, affatto". La famiglia della vittima finora si è sempre dimostrata molto convinta che l'uomo non c'entri nulla con l'omicidio.